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Giro d'Italia 2017, i cacciatori di tappe

Alla scoperta dei corridori pronti a movimentare la corsa sui traguardi intermedi: da Rui Costa a Battaglin, da Gasparotto ad Amador.

Giro d'Italia 2017, i cacciatori di tappe
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Di Andrea Russo Spena

Su un percorso impegnativo come quello del Giro d'Italia 2017 (edizione del centenario), sono diverse le tappe di alta montagna che vedranno protagonisti i grandi scalatori e gli uomini di classifica generale. Oltre alle giornate dedicate - sulla carta - ai velocisti e agli specialisti del cronometro, ci sono però anche frazioni mosse, con finali impervi e imprevedibili, aperti a ogni soluzione.

Ed è su terreni del genere che proveranno a muoversi i cosiddetti cacciatori di tappe, corridori senza ambizioni di classifica ma in grado di piazzare la zampata decisiva in tappe miste o di media montagna. Si tratta delle frazioni sui traguardi di Tortolì (seconda tappa), Terme Luigiane (sesta), Peschici (ottava), Bagno di Romagna (undicesima), Bergamo (quindicesima). Tutti arrivi per grandi finisseurs, gente dagli scatti secchi o comunque in grado di cogliere al meglio l'occasione che la corsa propone. Una categoria ben popolata da corridori italiani, tra cui sicuramente Enrico Gasparotto (Bahrain-Merida), vincitore per due volte in carriera della classica della birra, l'Amstel Gold Race, Enrico Battaglin (Lotto-Jumbo), che al Giro ha già vinto due tappe, nel 2013 e nel 2014, rispettivamente a Serra San Bruno e sulla salita di Oropa, e Valerio Conti (UAE Team Emirates), che l'anno scorso colse un gran successo in solitaria nell'ultima settimana della Vuelta a Espana, a Urdax-Dantxarinea. Diverso il ruolo di corridori come Davide Formolo (Cannondale-Drapac) e Diego Rosa (Team Sky). Il primo proverà a fare classifica generale, mentre il secondo sarà impegnato a fare da gregario alle due punte della sua squadra, rappresentate da Mikel Landa e Geraint Thomas. 

Di estremo interesse anche la partecipazione al Giro dell'iridato di Firenze 2013, il portoghese Rui Alberto Faria da Costa, in forza al Team UAE Emirates. L'ex campione del mondo ha dichiarato a più riprese di puntare a un posto nella top ten, ma potrebbe provare l'assolo in un arrivo a lui congeniale, come quello di Terme Luigiane o Peschici in apertura di Giro. Altri possibili protagonisti di frazioni ondulate sono il colombiano Carlos Verona (Orica-Scott), atteso a un acuto in una grande corsa, il belga Ben Hermans (Team BMC), che ha dimostrato di saper combinare le doti di finisseur con quelle di solido scalatore, il costaricense Andrey Amador (Movistar), che al Giro ha sempre fatto registrare prestazioni importanti, il belga Jasper Stuyven (Trek-Segafredo), reduce dalla primavera sulle pietre del Nord, il duo della Cannondale-Drapac formato dal canadese Michael Woods e dal britannico Hugh Carthy, senza dimenticare l'australiano Nathan Haas della Dimension Data e il danese Chris Juul-Jensen della Orica-Scott. Menzione particolare per lo stakanovista Adam Hansen della Lotto-Soudal, vincitore nel 2013 della tappa di Pescara.