E' di un italiano il primo squillo sulle strade delle Ardenne: Sonny Colbrelli vince la Freccia del Brabante 2017. Una vittoria prepotente quella del bresciano, una vittoria che manda un chiaro segnale a chi non lo riteneva un pericolo per l'Amstel Gold Race di domenica, soprattutto per come è arrivata. 

Il corridore della Bahrain-Merida è il promotore del tentativo, risultato poi vincente, nato a 45 chilometri dalla linea d'arrivo e comprendente altri grandi corridori come Tiesj Benoot (Lotto Soudal). Gli attaccanti sono riusciti a conquistare un minimo, ma decisivo, vantaggio anche quando dal gruppo sono fuoriusciti il campione dello scorso anno, Peter Vakoc (QuickStep Floors), e Tim Wellens (Lotto Soudal), abili a rientrare sulla testa della corsa. Il corridore ceco della QuickStep Floors prova successivamente a salutare tutta la compagnia, conscio di essere battuto in un arrivo in volata, ma la superiorità numerica della Lotto Soudal non gli permette di spiccare il volo verso il traguardo di Overijse. 

In questa fase Colbrelli è molto bravo a restare passivo in gruppo, senza sprecare quindi preziose energie per la volata finale. Il corridore italiano lancia la propria volata negli ultimi cento metri mettendo in evidenza una gamba nettamente superiore alla concorrenza, tanto che riesce quasi ad infliggere del distacco al secondo classificato, Peter Vakoc. Chiude il podio il giovane belga Benoot che ha preceduto il proprio compagno di squadra Tim Wellens, una boccata d'aria per la Lotto Soudal dopo l'anonimato del Giro delle Fiandre e della Parigi-Roubaix. 

Questa vittoria proietta Colbrelli tra i grandi favoriti dell'Amstel Gold Race e allo stesso tempo lo rende visibile agli avversari che ora difficilmente lo faranno andare a via quando mancheranno ancora molti chilometri al traguardo. Per la Bahrain-Merida, squadra del veronese, è un'ottima risposta a chi si chiedeva se lui fosse davvero competitivo per questo tipo di gare, soprattutto vista la presenza in squadra del vincitore dello scorso anno, Enrico Gasparotto e quindi la possibilità di avere due punte in squadra.