Omloop Het Nieuwsblad, E3 Harelbeke e Gand-Wevelgem. Sono queste finora le corse chiave della stagione di Greg Van Avermaet, gare in cui il campione olimpico ha sempre preceduto il suo più diretto rivale: Peter Sagan. Per completare il cerchio, però. il campione olimpico deve mettere il suo sigillo anche al Giro delle Fiandre, la classica Monumento che manca nel suo palmarès già ricco di vittorie e piazzamenti prestigiosi.
Greg lo sa e non si nasconde dietro a un dito, anzi esce proprio allo scoperto con le dichiarazioni rilasciate alla Gazzetta dello Sport. "Non posso pretendere, dopo la vittoria nella Gand-Wevelgem, di non essere considerato il favorito. Mai avevo cominciato la stagione così bene e ora arriva la mia gara favorita, quella che si adatta di più", racconta il belga alla rosea. Il Fiandre, se la si vuole vincere, è una gara da correre all'attacco e Van Avermaet lo sa: "Correrò con aggressività e ci saranno 7 compagni completamente dedicati alla mia causa. Per prepararmi, non potevo fare niente di più. Sono pronto". Van Avermaet però dovrà fare i conti con una concorrenza molto agguerrita tra Sagan, desideroso di fare il bis dopo lo scorso anno, e gli alfieri della Quick-Step che si sono mostrati in formissima nelle prime corse sulle pietre, Gilbert su tutti.
Quest'anno poi nel Fiandre torna il muro belga per eccellenza, il Kapelmuur, e anche se non sarà decisivo, il passaggio delle gruppo di fianco a quella cappella sarà sicuramente importante e suggestivo. La gara sarà probabilmente decisa dall'ormai consueto trittico composto da Kruisberg, Oude Kwaremont e Paterberg, senza però dimenticare che l'Oude Kwaremont verrà scalato due volte come il Paterberg. Il primo passaggio su questi due muri sarà il primo momento chiave della gara e lì Greg dovrà farsi trovare nelle prime posizioni del gruppo se poi non vorrà essere costretto ad inseguire i suoi rivali. Da quelle due scalate dipenderà l'esito della gara perché lo spazio per recuperare c'è, ma farlo sui muri fiamminghi è sempre molto difficile.