Il campione olimpico Greg Van Avermaet si aggiudica la sessantesima edizione del Gp E3 di Harelbeke, prestigiosa corsa di un giorno che si svolge sui muri delle Fiandre. Il belga del Team BMC la spunta in una volata a tre sui suoi connazionali Philippe Gilbert (Quick-Step Floors) e Oliver Naesen (AG2R La Mondiale), mentre Peter Sagan, già costretto a rincorrere nella seconda parte di gara, si ritira dopo essere rimasto coinvolto in una caduta. Quarto l'australiano Luke Durbridge (Orica-Scott), settimo e migliore degli italiani Sonny Colbrelli (Bahrain-Merida), mai davvero in gara invece John Degenkolb (Trek-Segafredo). Domenica altra prova sulle pietre del Belgio, la Gand-Wevelgem di cui proprio Sagan è campione uscente.
L’E3 di Harelbeke edizione 2017 si disputa su un percorso che ruota intorno all’omonima cittadina belga. 206 km per questa sorta di Giro delle Fiandre in miniatura, caratterizzata dalla presenza di ben quindici muri, tra cui i più duri sono i celebri Kapelberg (900 m di lunghezza al 4,0% di pendenza media), Paterberg (700 m di al 12,0% di pendenza media) e Oude Kwaremont (2.2 km m al 4,2%), prima delle ultime asperità: Karnemelkbeekstraat (1.5 km al 4.9%) e Tiegemberg (1 km al 6,5%), posto a venti chilometri dalla conclusione. Solo dopo sessanta chilometri dalla partenza si forma la fuga di giornata, composta da Alexis Gougeard (FDJ), David Per (Bahrain-Merida), Laurens De Vreese (Astana), Christophe Masson (WB Veranclassic Aqua Protect), Taco Van der Hoorn (Rompoot) e Gijs Van Hoecke (Lotto-Jumbo). Ma è da dietro che i big si danno battaglia: è in particolare la Quick-Step Floors a cercare e a riuscire a isolare il campione del mondo Peter Sagan. Il primo a provarci è Tom Boonen sul Paterberg, poi il suo compagno di squadra Philippe Gilbert porta via un drappello di uomini formato da Greg Van Avermaet (BMC), Oliver Naesen (AG2R La Mondiale), Lukas Postlberger (Bora-Hansgrohe) Luke Durbridge (Orica-Scott) e Sep Vanmarcke (Cannondale-Drapac). I contrattaccanti raggiungono e superano i fuggitivi, mentre da dietro Sagan rimane da solo, con la Trek-Segafredo di John Degenkolb e la Katusha-Alpecin di Alexander Kristoff incapaci di organizzarsi.
Lo slovacco è anche sfortunato, perchè a una cinquantina di chilometri dalla conclusione rimane coinvolto in una caduta che vede avere la peggio Oscar Gatto dell'Astana. L'iridato di Richmond e Doha subisce così un problema meccanico e decide di ritirarsi. Sul vecchio Kwaremont è ancora il campione nazionale belga ad aumentare il ritmo: con lui rimangono solo Van Avermaet e Naesen, mentre si staccano Vanmarcke, Postlberger e Durbridge. Si forma dunque un trio tutto belga al comando, che procede di buon d'accordo fino agli ultimi chilometri, quando ancora Gilbert prova ad allungare sull'ultimo muro: Oliver Naesen fa fatica ma resiste. Il finale è da volata per pistard: Greg Van Avermaet non si stacca dalla ruota di Gilbert, inscenando così un vero e proprio sprint da fermo. Il primo a partire ai meno duecentocinquanta metri è così Oliver Naesen, la cui progressione è impressionante, ma il più giovane dei tre belgi si pianta sul più bello, venendo rimontato dal campione olimpico Greg Van Avermaet, che vince ad Harelbeke beffando di meno di mezza bicicletta un attivissimo Gilbert. Quarto chiude l'australiano Durbridge, davanti a Postlberger, mentre il gruppo viene regolato dal danese Michael Valgren (Astana), su Sonny Colbrelli (Bahrain-Merida) e Tom Boonen.
Ordine d'arrivo. 1. Van Avermaet in 4h 48' 22". 2. Gilbert s.t. 3. Naesen s.t. 4. Durbridge a 38". 5. Postlberger a 40". 6. Valgren a 51". 7. Colbrelli a 53". 8. Boonen s.t. 9. Van Baarle s.t. 10. Bettiol s.t.