Sarà una Volta a Catalunya grandi firme quella che prenderà il via lunedì 20 marzo per concludersi sei giorni dopo sulle strade di Barcellona. Vero, mancherà il vincitore dello scorso anno, il colombiano Nairo Quintana (Movistar) che, dopo aver trionfato alla Tirreno-Adriatico, prosegue nella sua preparazione al Giro d'Italia, ma ci saranno invece alcuni tra i corridori più attesi delle grandi corse a tappe.
Tra questi, lo spagnolo Alberto Contador della Trek-Segafredo, reduce da uno spettacolare secondo posto alla Parigi-Nizza. Il Pistolero, ancora a caccia della prima vittoria stagionale (sfiorata anche alla Ruta del Sol), è uno dei grandi favoriti, su un percorso che sembra fatto apposta per lui, scalatore puro e già in possesso di una buona condizione (Bauke Mollema e Jarlinson Pantano i suoi vassalli). Nella settimana catalana andrà in scena il primo duello tra l'uomo di Pinto e Chris Froome, all'esordio nel 2017. Il kenyano bianco non ha mai vinto in Catalogna, ma sarà assistito da un Team Sky quasi al completo, con Wouter Poels, Diego Rosa e Mikel Nieve a fargli da gregari di lusso, mentre il basco Mikel Landa dovrebbe essere la seconda punta della squadra britannica. Importante il lavoro dei compagni di Froome anche nella lunga cronometro a squadre in programma nella seconda tappa. Il terzo favorito è un altro spagnolo, il murciano Alejandro Valverde della Movistar, assistito a sua volta da corridori del calibro di Dani Moreno, Jonathan Castroviejo e Andrey Amador. Valverde, sicuro protagonista delle Classiche delle Ardenne, dalla prediletta Freccia Vallone alla Liegi-Bastogne-Liegi, passando per l'Amstel Gold Race, tenterà di bissare la vittoria finale ottenuta un mese fa alla Vuelta a Andalucìa.
L'asturiano Samuel Sanchez guiderà invece il Team BMC insieme all'americano Tejay Van Garderen e al belga Ben Hermans, vincitore quest'anno del Tour of Oman. Interesse per vedere all'opera il francese Romain Bardet (AG2R La Mondiale), opaco in questi primi mesi del 2017, ma con ogni probabilità a suo agio in una corsa con tanta montagna. Da seguire inoltre il britannico Adam Yates e il colombiano Carlos Verona della Orica-Scott, il russo Ilnur Zakarin della Katusha Alpecin, l'americano Andew Talansky della Cannondale-Drapac, il danese Jakob Fuglsang dell'Astana, l'olandese Steven Kruijwsijk della Lotto-Jumbo, il polacco Rafal Majka della Bora-Hansgrohe, il sudafricano Louis Meintjes della UAE Team Emirates. Per l'Italia assenti Nibali e Aru, con le attenzioni che si concentrano sui vari Davide Formolo (Cannondale-Drapac), Valerio Conti (UAE Team Emirates), Enrico Gasparotto (Bahrain Merida), Alessandro De Marchi (BMC) e Gianluca Brambilla della Quick-Step Floors. Proprio la formazione belga schiererà - esattamente come accaduto alla Parigi-Nizza - le due punte Julian Alaphilippe (secondo alla Milano-Sanremo) e Daniel Martin. In una corsa che non lascia grande spazio alle volate di gruppo, gli unici due velocisti di grido sono il tedesco Andrè Greipel della Lotto-Soudal e il francese Nacer Bouhanni della Cofidis.