Ieri, l'acuto di Sam Bennett, una sparata risolutiva a centrostrada. I fenomeni dello sprint, da Kristoff a Degenkolb, con un pugno di mosche. Oggi, cambia lo scenario. Dopo un avvio favorevole agli uomini-jet, la Parigi-Nizza chiama alla ribalta i grandi della generale. Cronometro individuale, gustoso antipasto prima dell'avvento delle montagne destinate a risolvere l'edizione 2017.
Si parte da Beaujeu, l'arrivo è posto, 14.5km dopo, sul Mont Brouilly. Traguardo in quota quindi, al termine di una prova non tradizionale, breve ma ricca di insidie. Occorre interpretare con attenzione il percorso, perché il rischio è di naufragare in un finale duro, probante. Le prime fasi della crono sono estremamente agevoli, percorso piuttosto pianeggiante, nessuna alterazione a provocare un brusco cambio di rotta e di andatura. Tratto per specialisti, alla Tony Martin, il favorito per la quarta tappa. Il colosso della Katusha, a lungo dominatore del format nelle scorse stagioni, ha la "statura" per dominare i primi 11km e tenere poi nelle rampe che conducono allo striscione conclusivo.
Come detto, dopo il rilevamento agli 11.4, la strada tende a salire, da scalare un colle di 2° categoria, forse decisivo nell'economia della prova. Richie Porte, in questo senso, ha una ghiotta opportunità, può rilanciare, almeno parzialmente, la sua Parigi-Nizza. Dopo il disastro dell'altro ieri, con problemi meccanici ad impedire il rientro in gruppo, il leader della BMC punta a conquistare almeno una vittoria parziale. Punta sulla cronometro anche Alberto Contador. In ritardo nella generale, ieri spesso in fondo al gruppo per rifiatare, Contador punta a ridurre il gap dai principali avversari. In una prova contro il tempo di questa fattura, il campione di Pinto può piazzarsi a ridosso del vertice.
Si parte alle 13.25, alle 16.10 il lancio dell'ultimo ciclista sul tracciato.
Mont Brouilly