Ad Edimburgo si apre la 122esima edizione del 6 Nations con una sfida molto sentita ed interessante tra Scozia e Irlanda. La giornata ad Edimburgo è pienamente scozzese, con nuvoloni e vento, ma la pioggia - tanto temuta - non arriva. Dopo la presentazione delle squadre alla principessa madrina Anna, è subito l'ora degli inni con Murrayfield che canta a squarciagola in maniera meravigliosa Flower of Scotland. Nelle formazioni non ci sono molte sorprese, con Vern Cotter che si affida al blocco di Glasgow (9 titolari e 4 in panchina). Joe Schmidt risponde invece con la formazione con la più alta età media del torneo - 27,4 anni - e deve fare a meno di Sexton infortunato.
L'inizio degli irlandesi è buono, vincono le prime 2 mischie demolendo la prima linea scozzese e si guadagnano dei buoni calci di punizione. La Scozia ha però una grande difesa ed è molto abile a riconquistare palla e ripartire. Dopo 8 minuti è infatti lei a segnare la prima meta: dopo alcune fasi al limite della linea di meta, i padroni di casa decidono di aprire al largo e un rimbalzo fortunoso beffa Jackson e manda in meta Stuart Hogg con Greig Laidlaw che trasforma portando la Scozia avanti di 7. L'Irlanda però non si arrende grazie ad un break di Sean O'Brien e riesce ad avere un calcio di punizione sui 5 metri. Un velo fa perdere però l'occasione alla squadra in maglia verde.
La mischia scozzese non riesce a tenere testa a quella irlandese. I calci di punizione si accumulano per la squadra dell'isola verde che però non riesce a sfruttare le occasioni, complice la bravura degli scozzesi in touche, con Richie Gray che ne ruba una a 5 metri dalla propria linea di meta. Sul proseguio dell'azione gli scozzesi rubano palla agli irlandesi e con una corsa fantastica Stuart Hogg mette a segno la seconda meta di giornata, con Greig Laidlaw che traforma per il 14-0.
Gli irlandesi però non ci stanno e grazie a 2 fughe di Henshaw e Jackson riescono ad arrivare a 15 metri dalla linea di meta ed a quel punto ci sono 2-3 minuti di rugby allo stato puro. Ai verdi servono 20 fasi per marcare la meta con Keith Earls, ma Paddy Jackson non traforma lasciando l'Irlanda sotto di 9.
Il vantaggio di 9 dura però poco: un negativo Connor Murray sbaglia un passaggio facile e la Scozia riconquista palla andando a giocare una touche sui 5 metri e grazie alla "furba" di Dunbar e alle lacune di Toner e Furlong arriva la terza meta e il piede di Laidlaw mette la Scozia sopra di 16 punti. Murrayfield risponde al vantaggio intonando a pieni polmoni Flower of Scotland. L'Irlanda è dura a morire e grazie ad un fuorigioco scozzese Jackson infila 3 punti in mezzo ai pali rimettendo l'Irlanda sotto break. La fine del tempo è di marca scozzese e solo un placcaggio meraviglioso di Kearney e un intercetto di Zebo salvano l'Irlanda da un passivo peggiore di 21-8.
I primi minuti di secondo tempo sono tutti di marca irlandese. I verdi giocano per 5 minuti nell'area dei 22 scozzese ottenendo un calcio di punizione che gli ospiti cercano di concretizzare chiamando una mischia sotto i pali. La scelta è giusta dato che nell'azione successiva Henderson va a marcare la meta e la trasformazione di Jackson porta l'Irlanda sotto di 6.
I successivi 10 minuti sono di lotta pura con ambedue le squadre che provano a rompere le difese avversarie senza riuscirci, rimanendo così in una fase di stallo. Stallo che si può rompere quando Murray intercetta un calcetto di Russell, il mediano di mischia la fornisce ad Heaslip che placcato a 5 metri dalla linea di meta sbaglia l'off-load consegnandolo in mani scozzesi. Viene anche annullata una meta irlandese a Earls, a causa di Kearney che, placcato sulla linea laterale, mette un piede fuori. L'Irlanda però spinge sull'acceleratore e dopo un multifase composto da 15 raggruppamenti Paddy Jackson trova il buco e grazie alla trasformazione porta avanti i suoi 22-21.
Dopo la meta la Scozia non riesce a reagire e l'Irlanda controlla così la partita senza mai riuscire a dare il colpo finale.
I giocatori in maglia verde pagano a caro prezzo la grazia agli scozzesi, che riescono a riportarsi in vantaggio grazie ad un calcio di punizione conquistato da Barclay e messo a segno da Greig Laidlaw per il 24-22.
L'Irlanda viene anche salvata da Romain Poite che non estrae un cartellino giallo su placcaggio alto su Dunbar. Gli scozzesi giocano comunque una touche a 5 metri dalla linea di meta. Nell'azione successiva, il calcio di punizione che Greig Laidlaw trasforma siglando il definitivo 27-22.