Sei Nazioni - Italia a Twickenham per l'incontro più duro

Gli azzurri sembrano aver trovato sicurezza, ma a casa dell'Inghilterra rimane durissima per chiunque, soprattutto per una squadra che deve ancora trovare la giusta quadratura. La squadra di O'Shea però non ha intenzione di partire battuta, e così come contro l'Irlanda se la giocherà fino all'ultimo.

Sei Nazioni - Italia a Twickenham per l'incontro più duro
(Foto: Facebook - Federugby)
francesco-palma
Di Francesco Palma

Quarta giornata del Sei Nazioni: nel tempio di Twickenham gli azzurri tornano a far visita all'Inghilterra due anni dopo la famosa partita della "fox" e con un digiuno di vittorie sempre più lungo e spossante. Non è certo questa la partita nella quale si chiede all'Italia di tornare a vincere (ma in fondo non lo era nemmeno quella con l'Irlanda, eppure...) ma di fronte ad una squadra intenzionata a vincere il torneo e che non può più sbagliare la squadra di O'Shea è chiamata ad una grande prestazione per poter uscire da Londra a testa alta e con qualche certezza in più in vista dell'ultima partita - quella sì da vincere - contro la Francia.

E' stato un Sei nazioni difficile per l'Italia, lo sta diventando invece quello dell'Inghilterra, con gli uomini di Eddie Jones che dopo una partenza sprint si sono ritrovati spodestati da un Galles fino a quel momento non irresistibile, che ha rimesso in discussione un torneo che in questo momento vede 3 squadre in lizza per la vittoria finale. Per questo motivo gli inglesi si presentano con una formazione di tutto rispetto, con tanta fisicità e tanti giocatori chiave schierati dall'inizio per evitare sorprese, dopo quanto passato dall'Irlanda a Roma due settimane fa. Inoltre avere 3 squadre in lizza rende importantissimi i punti di bonus offensivo, oltre ovviamente alla differenza punti. Aggiungiamo anche che agli inglesi non è probabilmente ancora andata giù la partita di due anni fa, dove gli azzurri insegnarono il regolamento del rugby ai maestri davanti ad un Twickenham stracolmo, ed otterremo un'Inghilterra vogliosa di vincere e di vincere anche bene.

Formazione tipo anche per gli azzurri, che ritrovano Polledri - partente dalla panchina - dopo un lungo infortunio e che presentano una formazione simile a quella che ha affrontato i verdi all'Olimpico. Unici cambi sono i ritorni di Parisse e Negri in terza linea e Bigi dal primo minuto al posto di Ghiraldini, tenuto a riposo da O'Shea e che entrerà probabilmente a partita in corso. Questa la formazione:

15 Jayden HAYWARD (Benetton Rugby, 15 caps)
14 Edoardo PADOVANI (Zebre Rugby Club, 18 caps)
13 Michele CAMPAGNARO (Wasps, 41 caps)
12 Luca MORISI (Benetton Rugby, 23 caps)
11 Angelo ESPOSITO (Benetton Rugby, 18 caps)
10 Tommaso ALLAN (Benetton Rugby, 46 caps)
9 Tito TEBALDI (Benetton Rugby, 30 caps)
8 Sergio PARISSE (Stade Francais, 136 caps) – capitano
7 Abraham Jurgens STEYN (Benetton Rugby, 28 caps)
6 Sebastian NEGRI (Benetton Rugby, 14 caps)
5 Dean BUDD (Benetton Rugby, 19 caps)
4 Federico RUZZA (Benetton Rugby, 10 caps)
3 Simone FERRARI (Benetton Rugby, 20 caps)
2 Luca BIGI (Benetton Rugby, 17 caps)
1 Andrea LOVOTTI (Zebre Rugby Club, 32 caps)

A disposizione
16 Leonardo GHIRALDINI, 17 Cherif TRAORE', 18 Tiziano PASQUALI, 19 David SISI, 20 Jake POLLEDRI, 21 Guglielmo PALAZZANI, 22 Ian MCKINLEY, 23 Tommaso CASTELLO