Archiviato il 2016, con la splendida conquista della medaglia d'oro nella prova dell'omnium alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, la nuova stagione di Elia Viviani riparte da obiettivi differenti. Non solo pista, ma anche e soprattutto strada, per dimostrare di essere un velocista competitivo anche nei grandi appuntamenti World Tour.

E' proprio il corridore italiano del Team Sky a svelare i suoi progetti per il 2017, in un'intervista riportata dal sito cyclingnews.com, durante il training camp di Maiorca, svolto questa settimana dalla squadra britannica: "Alle Olimpiadi, molte persone intorno a me non credevano che avrei potuto vincere la medaglia d'oro nell'omnium - dice Elia - e ora in tanti pensano che io non possa aggiudicarmi la Milano-Sanremo. Voglio dimostrare ancora una volta che si sbagliano. Ciò che conta di più è che adesso so di poter vincere, e che anche la mia squadra ne sia consapevole. Lavorerò giorno per giorno, facendo tutti i passi necessari per essere pronto per la Classicissima di Primavera". Il programma di avvicinamento alla Sanremo di Viviani è stato recentemente modificato: niente Tour Down Under, bensì Tour de San Juan, Dubai e Abu Dhabi Tour, Strade Bianche e Tirreno-Adriatico: "L'obiettivo è vincere la Sanremo e tornare a vincere almeno una tappa al Giro d'Italia. Più in generale, vorrei ritornare ad aggiudicarmi una decina di corse l'anno. Il mio allenatore personale Rod Ellingworth mi sta dietro come un'ombra: lavorare con lui può fare la differenza. La scorsa stagione ho vinto meno rispetto al solito. Nel primo anno da professionista vinsi tre gare, mentre nel 2016 solo due. Ora voglio tornare a vincere con continuità su strada con la maglia del Team Sky e provare a far bene negli appuntamenti più importanti, come le tappe del Giro, la Milano-Sanremo, la Gand-Wevelgem, il Grand Prix di Plouay, e tutte le classiche adatte ai velocisti. E' un obiettivo che mi sono posto per il prossimo biennio". 

Il 2016 di Viviani non è stato dunque tutto rose e fiori, se si considera che l'azzurro non è riuscito a centrare il podio al campionato mondiale di Doha: "Ho vissuto Il mio momento peggiore proprio appena dopo le Olimpiadi - confessa Viviani - non è facile fermarsi e poi prepararsi di nuovo per l'ultima parte di stagione. Prima dei Mondiali ho fatto un sacco di allenamenti su lunghe distanze, ma non ero abbastanza motivato. Mi dicevo: "Ho appena vinto una medaglia d'oro alle Olimpiadi, perchè devo fare altra fatica?". Però poi ho pensato che forse non avrei avuto un'altra occasione del genere, e così ci ho provato". Un tentativo non andato a buon fine, perchè l'olimpionico di Rio è arrivato provato a Doha, in preda ai crampi negli ultimi chilometri del Mondiale, con Giacomo Nizzolo sprinter designato dell'Italia di Cassani. Per quanto riguarda invece Tokyo 2020, Elia chiarisce le sue condizioni: "Se la formula dell'Omnium rimarrà la stessa di adesso, non penso che potrò più partecipare: è troppo stressante e faticoso, e richiede tanto tempo da dedicarci. Se invece ci saranno dei cambiamenti, sarò pronto a cimentarmi nell'Omnium anche a Tokyo, altrimenti avrò una motivazione diversa con la prova di inseguimento a squadre. Comunque ci sarò, voglio provare ancora le emozioni che una medaglia olimpica può regalarti".