In questi anni Fabio Aru ci abituati ad un avvicinamento ai grandi giri fatto di poche apparizioni in corsa e tanta, tanta altura. Quest'anno però le cose sembrano cambiare. 

Per ora, Aru, è in ritiro in Spagna assieme ai compagni dell'Astana, ma tra poco più di due mesi debuterrà ufficialmente al Tour of Oman. Dall'Oman poi passerà all'Abu Dhabi Tour e successivamente sbarcherà in Europa il 4 Marzo con la Strade Bianche. Dopo la corsa senese, Aru correrà la Tirreno - Adriatico e la Milano - Sanremo dove testerà le sue doti da corridore di classiche e capirà se in un futuro potrà provare a giocarsi la Classicissima. Restando in tema di classiche, lo scalatore sardo, non disputerà la Liegi - Bastogne - Liegi e nemmeno il Tour of the Alps, nuova denominazione del Giro del Trentino, ma farà il Giro di Croazia, dove ci sarà anche Vincenzo Nibali. "Perchè il Giro di Croazia? Ci sono due arrivi in salita, due tappe in più e meno stress", dice Beppe Saronni, direttore sportivo dell'Astana e del sardo. 

Dopo l'avventura croata ci sarà l'appuntamento clou della stagione di Fabio Aru: il Giro d'Italia. Dopo un deludente Tour de France, il Cavaliere dei Quattro Mori si rimette in gioco in un grande giro puntando la prima maglia rosa della sua carriera. A contendergliela ci saranno molti big, tra i quali Nibali, ma Aru parte sicuramente con i gradi del favorito. 

Dopo la corsa rosa, l'unico impegno certo del capitano dell'Astana è la Vuelta di Spagna, ma l'avvicinamento ai ventuno giorni iberici sono ancora tutti da decidere e, con ogni probabilità, verrano decisi dopo il mese di pausa post-Giro. Solitamente chi punta alla corsa spagnola torna a gareggiare verso la metà di luglio al Giro di Polonia, ma è possibile che Aru preferisca restare in altura e rientrare qualche giorno dopo in gare Continental dove la pressione è minore.