E' uno scossone non di poco conto quello che la Cicli Pinarello S.p.a ha comunicato al mondo nella giornata di ieri: il fondo di private equity Catterton, composto da Catterton, Louis Vuitton e Arnault, ha acquistato il pacchetto di maggioranza della società veneta. La Pinarello passa così di mano e diventa un altro marchio francese, accanto alle boutique di Dior e allo Champagne Moet et Chandon.
La società, fondata nel 1952 a Catena di Villorba da Giovanni "Nani" Pinarello, ha costruito le bici più famose del mondo, prima da passeggio e poi da corsa per oltre 60 anni, ma ora ha dovuto cedere il passo. Sulle bici trevigiane sono stati vinti ben dodici Tour de France, gli ultimi quelli di Chris Froome e Bradley Wiggins che sulla Pinarello ha anche ottenuto il record dell'ora tutt'ora in vigore, cinque Giri d'Italia e due ori olimpici, l'ultimo targato Elia Viviani a Rio 2016. Con tutti questi successi, a cui vanno sommati anche le Vuelta e le classiche monumente vinte, la Pinarello è definitivamente diventata la bicicletta più famosa al mondo ed anche la più cara, conquistandosi l'appellativo di Ferrari delle due ruote.
Ora però la ditta passa di mano dal figlio del fondatore Nani, Fausto, al gruppo francese, ma solo legalmente perchè la costruzione di queste fantastiche bici continuerà ad avvenire nel laboratorio di Treviso. "Ci apprestiamo a scriverne una nuova pagina, ma rimane la storia della nostra azienda, che continuerà ad essere guidata dal team che l'ha resa unica nel mondo - dice Fausto Pinarello - e che vedrà aprirsi a nuove possibilità di crescita, mantenendo ben salde le nostre radici e la capacità di creare prodotti innovativi e di altissima qualita". Gli obiettivi di questa nuova avventura sono ricercabili quindi in un'espansione del mercato, alla ricerca di nuove fette di mercato in Oriente e anche all'apertura di nuovi concept store, sullo stile dei Cafè Bianchi, per far conoscere il marchio anche ai non appassionati.