Kristoffer Halvorsen è il nuovo  campione del mondo Under 23. Il norvegese si è imposto allo sprint sul tedesco Ackermann e l'italiano Mareczko.

Sono 166 i chiometri del tracciato per questa gara, una di quelle più congeniali alla nostra nazionale, le cui speranze sono riposte nel capitano Jakub Mareczko, corridore classe '94 della Southeast, già provato da Cassani in alcune uscite della nazionale maggiore; proprio con la maglia azzurra ha ottenuto una delle sue 21 vittorie nelle ultime due stagioni, al Tour de San Luis di gennaio, quando anticipò, non senza qualche polemica, il capitano Elia Viviani. Ad aiutare l'italo-polacco, un team di tutto rispetto composto da Vincenzo Albanese, Davide Ballerini, Filippo Ganna, Simone Consonni e Riccardo Minali, in grado di pungere anche senza un arrivo in volata. I grandi avversari sono l'Austalia di Jason Lowndes, la Norvegia di Kristoffer Halvorsen e la Germania che nella prova a cronometro ha piazzato tre corridori nei primi quattro.

Dopo soli otto chilometri Filippo Ganna è già sfortunato protagonista a causa di una caduta che coinvolge diversi corridori all'imbocco di una rotonda e che costringe il prossimo corridore della Lampre TJ Sports a un pesante forcing per rientrare in gruppo. Davanti parte un primo tentativo di fuga composto dall'olandese Eenkhoorn, l'eritreo Gebrezgabiher e il portoghese Bico, che compiono il primo passaggio sul traguardo con 44'' di vantaggio. Successivamente si aggiungono il colombiano Gomez e lo svizzero Muller, proprio in prossimità dell'inizio del terzo giro: il gap è di 1'15''.

Ai -120 il fuggitivo Bico cade e sembra inevitabile il ritorno del gruppo, ma il portoghese con una gran caparbietà riesce a riportarsi in testa, dove ai -100 si aggiungono, per un totale di nove corridori, anche i quattro inseguitori: O’ Loughlin (Irlanda), Rajabikaboodcheshmeh (Iran), Uwizeye (Ruanda) e Daniel (USA). A metà gara il distacco tra la testa della corsa e il gruppo è di oltre 3'.

Dopo una fase abbastanza confusa nelle retrovie, inizia un serio tentativo di rimonta guidato da Norvegia, Spagna e Germania che si alternano nelle posizioni di testa per colmare il gap con i fuggitivi.

Gebrezgabiher è colto dai crampi e davanti rimangono in otto, mentre ai -30 Filippo Ganna, a causa dei segni della caduta in avvio, è costretto al ritiro: una grande perdita per l'Italia. La Norvegia intanto continua a guidare la rimonta e all'imbocco dell'ultimo giro (-15) i battistrada mantengono solo 20'' di vantaggio; il grande lavoro del team scandinavo conferma la grande condizione di Kristoffer Halvorsen.

Si entra negli ultimi dieci chilometri poco dopo l'inevitabile aggancio ed è sempre la Norvegia a guidare il gruppo ormai compatto, senza paura di esporsi troppo come fatto nel resto della gara. In testa si vedono anche Germania e Franicia, mentre l'Italia continua a nascondersi. Nell'ultimo chilometro esce allo scoperto Simone Consonni che riesce a riportare davanti capitan Mareczko, mentre la Germania lancia la volata di Pascal Ackermann che però non può resistere al grandissimo ritorno di  Kristoffer Halvorsen che conquista così il titolo iridato Under 23, proprio davanti al tedesco. Splendida volata per Jakub Mareczko che deve però accontentarsi del gradino più basso del podio; la sensazione è che la condizione del corridore Southeast fosse quella giusta per questo appuntamento, mentre non pare esserci stata la giusta collaborazione tra i corridori di Marino Amadori.