Dopo settimane in cui l'entusiasmo sembrava essere calato, il Team Bahrain Merida è tornato prepotentemente protagonista nel ciclomercato. Nella giornata di ieri sono stati infatti ufficializzati Ramunas Navardauskas, lituano in arrivo dalla Cannondale, e Tsgabu Grmay, scalatore etiope attualmente alla Lampre.
Questi ultimi colpi arrivano dopo che negli ultimi tempi il team asiatico era balzato agli onori delle cronache soprattutto per le trattative sfumate, come quella legata a Diego Ulissi, grande pallino fin dall'alba del progetto, e quelle più recenti con protagonisti Alessandro De Marchi ed Elia Viviani. Proprio l'impossibilità ad arrivare al toscano della Lampre ha sicuramente fatto cambiare le strategie in casa Bahrain Merida, ma l'obiettivo sembra sempre quello di garantire competitività sia nei Grandi Giri, sia nelle gare in linea. Per le corse di tre settimane sarà ovviamente Vincenzo Nibali l'uomo di punta e per supportarlo al meglio sono già arrivati i fidatissimi Valerio Agnoli e Giovanni Visconti, oltre a Manuele Boaro, storico gregario di Alberto Contador, e all'esperto Kanstantin Suitsou, decimo all'ultimo Giro d'Italia. Sfumato come detto De Marchi, il general manager Brent Copeland ha ancora del lavoro da fare per regalare allo Squalo una squadra altamente competitiva. Una menzione anche per le volate dove si dovrebbe puntare tutto su Sonny Colbrelli, il cui scudiero potrebbe essere l'esperto Borut Bozic.
Discorso diverso invece per quanto riguarda le classiche. Non è arrivato un vero e proprio uomo di punta, ma tanti corridori validi (e vincenti) in grado di competere nelle principali corse in linea. L'ultimo arrivato Navardauskas, ad esempio, avrà una grossa occasione per far esplodere defintivamente quel talento vistosi nelle vittorie di tappa a Giro e Tour; l'incostanza è stata finora il grande nemico del lituano che vanta anche un terzo posto al Mondiale di Richmond 2015. Anche in questo contesto si punta tanto sugli italiani con l'ingaggio di Enrico Gasparotto, tornato alla ribalta in primavera con la vittoria della Amstel Gold Race; l'ex Astana potrà dire la sua nelle classiche più dure, come conferma la sua carriera in cui ha raccolto top ten sia alla Liegi, sia al Giro di Lombardia.
Più di prospettiva è invece l'arrivo di Niccolò Bonifazio. L'ex enfant prodige della Lampre, con cui raccolse un 5° posto alla Sanremo a soli 21 anni, arriva da una stagione di luci e ombre in Trek in cui ha raccolto appena una vittoria al Giro di Polonia: troppo poco per un corridore del suo talento. Quella offertagli dal Bahrain Team è una grande occasione e il tempo è decisamente dalla sua parte.
Menzione particolare per Heinrich Haussler, arrivato dalla Iam. L'esperto australiano ha riscattato stagioni in chiaroscuro centrando la top ten sia alla Sanremo che alla Roubaix, non una novità per lui che in carriera vanta un 2° posto sia alla Classicissima che al Giro delle Fiandre. A 32 anni avrà una nuova occasione per agguantare finalmente una Monumento.