E' stata svelata oggi nella sala Dino Buzzati di Milano la Grand Depart del 100esimo Giro d'Italia: la Sardegna. La corsa rosa del centenario partirà il 5 maggio 2017 da Alghero ed attraverserà tutta l'isola per le prime tre tappe, terminando la sua avventura sarda nel capoluogo di regione: Cagliari.  A spiegare il perchè di questa scelta ci hanno pensato Mauro Vegni, direttore del Giro d'Italia, e Francesco Morandi, assessore per il turismo, l'artigianato ed il commercio della regione Sardegna. Il primo a prendere la parola è stato proprio l'assessore Morandi che ha spiegato come mai la regione dei quattro mori abbia investito nel Giro: “Innanzitutto siamo orgogliosi ed onorati di ospitare la grande partenza della 100esima edizione. E' un evento straordinario che ci permette di raccontare al mondo la Sardegna, noi stiamo investendo molto sul turismo sportivo e soprattutto sul cicloturismo per cui stiamo terminando i 2700km di piste ciclabili che attraverseranno tutta la nostra terra”. A spiegare brevemente l'altro lato della medaglia è, come detto, Mauro Vegni: “L'abbiamo scelta perchè in questa speciale occasione non potevamo non tenere conto di un disegno che non abbracciasse la maggior parte dell'Italia e partire dalla Sardegna è il miglior modo per omaggiare questa splendida terra”.

La partenza del centesimo Giro d'Italia sarà da Alghero dove i corridori prenderanno il via in direzione Olbia lungo tutta la Costa Paradiso e la Gallura per un totale di 203 chilometri. In contrasto con quanto fatto negli ultimi anni, la frazione d'apertura non sarà una cronometro od una tappa dal finale scontato per velocisti. Infatti, le ruote veloci del gruppo dovranno combattere con i finisseur e i cacciatori di tappe per poter indossare la prima maglia rosa dell'edizione 2017 della Corsa. A sparigliare le carte nel corso della tappa ci penseranno prima il maestrale, che soffia forte sulla costa nord dell'isola, e poi la salita di San Pantaleo posta a ventuno chilometri dal termine che, con i suoi primi tre chilometri all'8% di pendenza, può essere il trampolino di lancio ideale per chi vorrà anticipare il gruppo.

La seconda frazione ripartirà proprio da Olbia alla volta di Tortolì, anch'essa non avrà un finale scontato. Dei 208 chilometri previsti, solo gli ultimi 50 chilometri sono favorevoli alle squadre dei velocisti, mentre tutto il resto della tappa si svolgerà nell'interno della Sardegna, quella definita vera dai sardi, che, come detto dall'assessore Morandi, rappresentano a pieno il popolo dei quattro mori. All'interno della seconda tappa ci saranno due Gran Premi della Montagna, l'ultimo, Genna Silana, a 50 chilometri dall'arrivo. Nonostante questi due gpm e la pochissima presenza di pianura, questa tappa sarà meno complicata rispetto alla prima, soprattutto grazie all'assenza del vento costiero che nella frazione Alghero-Olbia potrà spaccare il gruppo.

L'ultima tappa in terra sarda terminerà nel capoluogo di regione: Cagliari. In una discesa di difficoltà, la terza frazione sarà la più facile e quella con il finale più scontato: la volata. L'unica difficoltà altimetrica presente nel percorso sarà la salita di Capo Boi a 40 chilometri dal traguardo che però non sarà sufficiente a mettere in crisi i velocisti. C'è sempre l'incognita vento, ma il maestrale nel sud dell'isola è meno frequente rispetto al nord, quindi finalmente i velocisti potranno dormire sonni tranquilli e giocarsi la tappa e la maglia rosa nella prima volata di gruppo di questo Giro d'Italia.