Magnus Cort Nielsen si aggiudica la 18° tappa della Vuelta a Espana 2016, con una perfetta volata sul traguardo di Gandía. Secondo è Arndt, terzo Drucker. Bennati risale bene nel chilometro finale, ma non riesce ad uscire lungo le transenne e deve quindi accontentarsi della quarta posizione. Nei dieci anche Sbaragli - nono - mentre non cambia nulla nella generale. Quintana mantiene un cospicuo margine sui primi inseguitori all'alba della cronometro. Interessante la lotta per il terzo gradino del podio tra Chaves e Contador.
La 18° tappa conduce il gruppo da Requena a Gandía, oltre 200km di corsa, un solo Gpm, Puerto de Casa del Alto. L'avvio nervoso favorisce gli attaccanti, dopo una manciata di chilometri si forma la fuga di giornata. Cinque unità si staccano dal plotone, tra i battistrada anche il nostro Cattaneo. L'elemento più rappresentativo è il francese Rolland, con lui Vervaeke, Fumiyuki, Jauregui e come detto Cattaneo. Il vantaggio cresce rapidamente, fino a sfondare la barriera dei sei minuti.
In gruppo, a prendere in mano la situazione è soprattutto la Giant, con l'ausilio di Bora Argon 18 e IAM. Il disavanzo oscilla, ma si mantiene comunque elevato, con i cinque che in vetta al Gran Premio della Montagna possono contare su un vantaggio di 4'55. Il primo a transitare è Fumiyuki, con Rolland in seconda posizione.
La velocità del gruppo aumenta però notevolmente quando si entra negli ultimi 80 km. La Etixx si porta in testa, mentre i grandi della generale albergano nelle zone nobili del plotone per evitare rischi e trappole. Al traguardo volante, i fuggitivi passano in fila indiana, senza nessun accenno di possibile volata, con Vervaeke prima ruota. Quando mancano 35km, i primi perdono un vagone, Cattaneo, inspiegabilmente, attende l'ammiraglia e si stacca. Jauregui e Vervaeke guadagnano qualche metro in un tratto in falsopiano, ma ben presto si riforma un quartetto al comando, mentre il gruppo incombe.
L'aggancio a 11km dal traguardo, quando inizia ad accendersi la tappa. La Giant ha il treno migliore, mette in riga le altre compagini ed entra sulla retta d'arrivo - dopo alcuni curvoni complessi - con buona forza. Il primo a piazzare la stoccata è Drucker (BMC). Il suo attacco sul lato destro scatena però la reazione di Nielsen, perfetto dalla parte opposta nel sopravanzare il treno Giant. Bennati non ha il colpo di pedale giusto, mentre Arndt prova a coronare il lavoro dei compagni ma deve accontentarsi della seconda posizione.
Ordine d'arrivo
1 Cort Nielsen
2 Arndt
3 Drucker
4 Bennati
5 Van Genechten
6 Reijnen
7 Schwarzmann
8 Meersman
9 Sbaragli
10 Manzin