La 19° tappa conduce il gruppo da Requena a Gandía, i chilometri da percorrere sono 200.6. Una sorta di fermata intermedia dopo l'arrivo in quota di ieri e l'interessante finale, con la cronometro in programma nella giornata di domani e il traguardo sull'Alto de Aitana in agenda sabato, prima della passerella conclusiva.
L'uscita odierna consente quindi agli uomini di classifica di recuperare preziose energie ed offre a velocisti e finisseur l'occasione per colorare la corsa a tappe spagnola con un sussulto personale. Il percorso, nella fase d'avvio, è nervoso - come di consueto quando si parla di Vuelta - e, dopo una discesa di una decina di chilometri, inizia la parte più difficile. La strada sale per una quarantina di chilometri - all'interno di questo settore alcuni tratti in contropendenza - e conduce il gruppo all'unico Gpm di giornata, Puerto de Casa del Alto. Salita di seconda categoria, lunga oltre 13km, ma con pendenze non certo proibitive.
In vetta, mancano circa 130km al traguardo. Si assiste a un continuo su e giù, nessun frangente pianeggiante. Controllare la corsa può essere dispendioso, attenzione quindi a sortite da lontano, la fuga può avere successo, perché alcune squadre sono al gancio e altre non intendono svenarsi per mantenere unito il plotone. Lo sprint intermedio è al km 150, da lì un ulteriore rimbalzo - 20km circa più in là - prima del finale.
L'ultimo settore è accomodante, negli ultimi 10km la strada spiana e si può organizzare senza problemi un'eventuale volata. Meersman è il favorito in caso di arrivo allo sprint, ma il vecchio Bennati ha ancora qualche colpo in canna. Da gestire, nell'ultimo chilometro e mezzo, tre rotonde che possono causare ribaltamenti nel gruppo di testa.
Il percorso