In archivio la tappa n.14, con l'Aubisque a scandire il duello tra Quintana e Froome. Gesink solo in vetta, alle sue spalle una lunga fila di corridori, sparsi qua e là. La maglia roja di Quintana a precedere quella bianca di Froome, con Yates e Chaves a raccogliere il lavoro dei compagni e Contador splendido nella sua difesa di carattere. Non c'è un attimo di sosta, perché la due giorni terribile si completa con l'arrivo a Sallent de Gállego.Aramón Formigal, al termine di un'ascesa lunga 14.5km. 

L'uscita odierna prende il via da Sabiñánigo, i chilometri da percorrere sono 118.5. Tappa breve quindi, per questo ancor più difficile da interpretare. La prima asperità dopo una ventina di chilometri. Prime rampe verso l'Alto de Petralba. Si tratta di una salita di terza categoria, 6.3km di lunghezza, pendenza media intorno al 5%. Al termine della successiva discesa, la strada inizia, fin da subito, a salire in modo graduale. Il successivo Gpm, Alto de Cotefablo, misura oltre 12km, anche se non presenta pendenze importanti. 

Non c'è traccia di pianura, infatti, al termine della suddetta ascesa, picchiata, traguardo volante e spazio alla scalata verso i 1800 metri di Aramón Formigal. Pendenza irregolare, con momenti di reale fatica che si alternano a passaggi in contropendenza. L'avvio è lieve, 4% nei primi due chilometri, poi un rintocco al 10%, un muro che precede alcuni chilometri di falsopiano. Decisiva, con ogni probabilità, la seconda parte. Gli ultimi tre chilometri oscillano tra il 7% e il 9%, chi ha ancora energie può fiondarsi all'attacco per giocarsi la tappa o scalare posizioni in classifica. 

L'ascesa finale:

Il percorso