Settima tappa alla Vuelta a Espana 2016. Siamo a un terzo della corsa, con la situazione al momento in grande equilibrio. Atapuma veste la maglia rossa, ma i favoriti alla vittoria finale sono raccolti in una manciata di secondi. L'uscita odierna porta il gruppo da Maceda a Puebla de Sanabria, i chilometri da percorrere sono 158.5. Come da tradizione, disegno nervoso, con tre Gpm e diversi saliscendi da affrontare. La prima salita è all'alba della tappa, un Gpm di terza categoria, 6.8km al 4.4% di pendenza media, Puerto de Allariz.
Intorno al km50, un altro rimbalzo, con la seguente discesa che introduce alle prime rampe dell'Alto de Fumaces, oltre 11km, ma pendenze non impossibili. Si sale a un passo dai 900 metri, in vetta, la strada continua - eccezion fatta per un tratto in contropendenza - a volgere all'insù. Dopo il traguardo volante, si entra nella fase finale di corsa.
L'ultima ascesa può decidere le sorti della contesa, perché l'Alto de Padornelo - 7km al 3.2% - termina a 18km dallo striscione conclusivo. Chi ha la giusta gamba può anticipare la volata, gli ultimi chilometri riservano discesa e pianura. Attenzione a finisseur come Gilbert o Stybar, più difficile vedere all'opera uomini di classifica alla Valverde.
Non è escluso uno sprint a ranghi compatti, determinante il ritmo imposto dalle prime ruote. Da non sottovalutare, infine, l'ipotesi fuga, anche qui, decisiva la scelta del gruppo e delle principali squadre.
Il percorso