È la gara regina di ogni edizione dei Giochi Olimpici, e anche a Rio de Janeiro non ha fatto alcuna eccezione. La maratona, evento clou dell'ultimo giorno di competizioni nelle manifestazioni a cinque cerchi, ha visto il trionfo del keniota Eliud Kipchoge, il quale ha chiuso la sua prova con il tempo di 2h08'44". Piazza d'onore e medaglia d'argento per l'etiope Feyisa Lilesa, mentre il podio viene completato dallo statunitense Galen Rupp.
Straordinaria la prestazione da parte di Kipchoge, il quale ha deciso di tentare un approccio piuttosto aggressivo fin dai primi metri, tanto da essere inseguito dai soli Lilesa e Rupp. Gara di testa da parte degli uomini che alla fine andranno a comporre il podio, mentre il resto del gruppo, dopo i primi chilometri composti in maniera compatta, capisce che c'è poco da fare contro il tandem africano e "l'intruso" a stelle e strisce. Nemmeno il terzetto italiano, composto da Daniele Meucci, Stefano La Rosa e Ruggero Pertile, riesce a reggere l'andatura del trio che conduce l'andatura. Meucci lascia addirittura la corsa dopo meno di 15 chilometri, a causa di un problema muscolare che lo costringe alla resa. L'ultimo a cedere, nel plotone principale, è stato l'etiope Lemi Berhanu, il quale ha provato a menare le danze prima di cedere il passo al terzetto Kipchoge-Lilesa-Rupp.
Composto dunque il terzetto che si gioca le medaglie, si tratta solo di stabilire l'ordine. Il primo ad andare leggermente in difficoltà è Galen Rupp, il quale perde gradualmente le orme degli altri due, i quali si divideranno molto presto a causa del forcing applicato da Kipchoge, e al quale Lilesa non riesce a reagire. Entra in gioco per le medaglie anche l'Eritrea, con Ghirmay Ghebreslassie che accelera e prova a raggiungere lo statunitense, il quale però reagisce a due chilometri dalla fine e resiste all'assalto dell'avversario, al punto anche da nutrire sogni d'argento. Per la medaglia d'oro, invece, la corsa non sembra esserci più a causa del forcing di Kipchoge che non accenna a diminuire, fino a tagliare il traguardo e a portare a casa una delle vittorie più belle della storia dell'atletica africana. Lilesa riesce a resistere a tenersi l'argento, mentre Rupp è costretto ad accontentarsi del bronzo, maledicendo lo stint di gara in cui ha perso le orme dell'etiope.
Gara negativa per gli altri due azzurri che hanno completato gli oltre 42 chilometri, considerando il ritiro di Meucci per problemi fisici. Pertile e La Rosa non sono mai stati in gara, rendendo decisamente negativa la spedizione italiana in questa maratona di Rio.