Il Setterosa si ferma a un passo dall'oro. A Rio festeggia, ancora una volta, la selezione americana, al termine di una finale con poca storia. Evidente fin dalle prime battute la superiorità delle ragazze di Krikorian. La fisicità delle statunitensi costringe le azzurre a girare palla sul perimetro, Johnson oscura la vallata e le conclusioni dell'Italia si rivelano velleitarie. Un pressing asfissiante che toglie respiro e fiducia alla mente delle nostre ragazze, travolte da una nazionale perfetta nella gestione del gioco. Movimenti, accelerazioni, accurate soluzioni, un esempio di esecuzione ai massimi livelli. 12-5 Stati Uniti, l'Italia di Conti sale sul secondo gradino del podio, resta un'Olimpiade di altissimo livello.
Dalle tribune si alza il grido "Italia Italia", in acqua un bel raddoppio, con recupero, di Frassinetti apre la sfida. Preambolo positivo che non trova continuità. Mathewson, da fuori, infila per la prima volta Gorlero, il Setterosa prova ad appoggiare due volte la palla al centro, ma prevale lo spessore atletico americano. Un'invenzione di Radicchi - con palla che bacia il palo - ci rimette in scia. Si tratta dell'unico squillo azzurro nei primi otto minuti. L'Italia non sfrutta la superiorità - con Seidemann fuori - e si apre alla scarica a stelle e strisce. La squadra di Krikorian - già avanti grazie a Neushul - affonda gli artigli nel cuore azzurro con Craig - splendido lavoro al centro - e Fisher, creazione allo scadere dell'azione d'attacco.
Johnson si alza sull'acqua e si oppone a Bianconi. Gorlero, dalla parte opposta, risponde da numero uno. Nel secondo tempo, il Setterosa riesce a difendersi con maggior costrutto e a trovare la rete ancora con Radicchi. Bel movimento di polso e sorriso rivolto alla panchina. Esultanza breve, perché il diagonale di Fattal rispedisce l'Italia a meno tre. 5-2. Bianconi concretizza la ripartenza e fa 5-3, la traversa salva la nostra nazionale poco dopo. Craig si libera di due avversarie al centro e batte di forza, ma il legno è azzurro.
Il terzo parziale segna la resa definitiva del Setterosa. Di Mario colora l'acqua con una palombella dolcissima, ma non buca Johnson, Fattal concretizza invece la perfetta circolazione americana. Emmolo - in superiorità - sbatte per l'ennesima volta su Johnson, mentre Neushul - con un'entrata perfetta - riceve l'assist di Steffens e trafigge ancora Gorlero. 7-3. Bianconi non realizza il rigore - ben procurato da Aiello - Seidemann è invece implacabile 2vs1. Steffens chiude il pesante conto per il 9-4, con una poderosa sbracciata dalla destra. In precedenza, il tiro a pelo d'acqua, vincente, di Emmolo.
L'epilogo è pura accademia. Fischer mette subito sul tabellino il più 6, il Setterosa è ormai presente solo per onor di firma. Musselman fa undici su rigore, mentre c'è tempo per ammirare anche il secondo portiere americano, Hill. Risposte di spessore su Garibotti e Aiello. Neushul realizza l'ultima rete da posto quattro, ma la parola d'addio è di Tania Di Mario. La campionessa azzurra saluta la nazionale con il gol del 12-5, un commiato da numero uno.