Il Settebello di Sandro Campagna si conferma stupendo nelle acque di Rio e, dopo una partita a dir poco perfetta, supera la Grecia di Afroudakis e Fountoulis. Gli ellenici si inchinano alla difesa impenetrabile degli azzurri, che con la zona mandano in tilt i tiratori avversari. I gol in parità numerica, dell'Italia, fanno la differenza. Figlioli ipoteca la semifinale, con i maschietti che raggiungono in semifinale le ragazze del Setterosa: siamo l'unica Nazione a portare due squadre ai penultimi atti dei due tornei. Adesso c'è la Serbia. 

Campagna conferma il sestetto composto da Figlioli, Di Fulvio, Gallo, Bodegas centroboa al posto di Aicardi ed i due Presciutti davanti a Tempesti. La Grecia risponde con Flegkas portiere assieme a Mylonakis, Fountoulis, Afroudakis, Delakas, Mourikis e Vlachopoulos. 

L'avvio di gara è tutto di marca italiana, in calottina azzurra. La difesa è attenta e concentrata, l'attacco cinico e preciso. La manovra azzurra è veloce e puntuale nel servire Bodegas a centro area: l'uomo in più consente a Figlioli di aprire le danze timbrando il cartellino. La Grecia fatica a leggere e scardinare la nostra difesa, scontrandosi spesso sul lato destro del proprio attacco dove la mancanza di un tiratore mancino è un handicap non indifferente. Di Fulvio, nella seconda metà di frazione, piazza la bordata a fil di palo per il raddoppio. Una sola disattenzione, nel finale, costringe Tempesti al miracolo in uno contro uno su Mylionakis. 

Gli ellenici stentano a trovare ritmo e fiducia in attacco, con la difesa azzurra che è impeccabile nel chiudere tutti i varchi. Nora, di mancino, firma il tris. Anche con l'uomo in meno - spalle alla porta - la squadra di Campagna non perde lucidità e costringe l'attacco greco a banali palle perse. Un palo e una traversa negano a Figlioli il poker. E' necessaria una doppia espulsione (di Presciutti e Velotto), alla Grecia, per sbloccarsi: Mourikis, a tu per tu con Tempesti, non sbaglia. L'Italia è però perfetta ed alla prima occasione con l'uomo in più sfrutta la circolazione di palla per liberare Aicardi al centro: il 4-1 è servito. E' ancora Mourikis, sempre in superiorità, ad accorciare nel finale. 

Il terzo quarto è sempre più intenso e con crescente agonismo. In avvio di ripresa l'attacco del Settebello spreca svariate occasioni per il nuovo più tre: due in superiorità numerica, ma è in difesa che l'Italia fa la differenza tenendo la Grecia lontanissima dalla porta di Tempesti; Gallo fallisce in uno contro uno davanti a Flekgas, il portiere greco si salva su Figlioli sulla riga. E' sempre quest'ultimo, a un minuto dal termine, a firmare il quinto gol azzurro: il fendente è preciso, nell'angolino alla destra di Flekgas. Dopo l'ennesima difesa perfetta è Gitto, in controtempo, a sancire il massimo vantaggio italiano (6-2). Negli ultimi sette secondi gli azzurri si rilassano, concedendo il -3 a Fountoulis. 

I primi minuti dell'ultima frazione sono fatti di intensità selvaggia e di tanta ansia, da una parte e dall'altra. L'Italia conserva il vantaggio, ma non riesce ad incrementarlo in attacco. Figlioli non concretizza la superiorità, Fountoulis accorcia le distanze da posizione centrale trovando il pertugio tra le braccia di Figlioli e Tempesti. Il Settebello però è sempre in partita e, con estrema lucidità, trova l'ennesima espulsione su Bodegas: Presciutti non trema, il suo destro bacia la traversa e si insacca. La frenesia ottunde la mente degli ellenici. Aicardi, con la beduina, taglia definitivamente le gambe ai nostri avversari. Il gol di Vlachopoulos non scalfisce le certezze azzurre, che chiudono con Figlioli in contropiede per il 9-5 definitivo.