L'Italia accede alle semifinali del torneo a squadre di fioretto maschile di questi Giochi Olimpici di Rio de Janeiro. Poco più di una formalità la sfida contro il Brasile, anche se l'inizio del duello contro i padroni di casa aveva causato più di qualche brivido.

Andrea Cassarà, infatti, ha perso il primo assalto contro Ghislain Perrier per 5-3, al termine di un duello in cui il fiorettista bresciano ha dato qualche segnale poco incoraggiante, salvo poi provare a riprendersi quando il punteggio era ormai stabilito. È salita in pedana allora la furia siciliana, con l'oro individuale Daniele Garosso che ha mandato a scuola Henrique Marques: condotta praticamente perfetta per lo schermidore di Acireale, il quale ha prima recuperato il gap e poi ha allungato, fino al 10-7 con cui si è giunto all'ultimo assalto della prima manche. Ancora un siciliano, Giorgio Avola, capace di piazzare un grande duello contro Guilherme Toldo: a differenza di un altro illustre sportivo con lo stesso cognome, il brasiliano non è riuscito a parare l'impeto dello spadaccino di Modica, il quale ha messo in ghiaccio un vantaggio di sei stoccate dopo le prime tre sfide.

Seconda manche che vede ancora in pedana Andrea Cassarà, chiamato al riscatto contro Marques. Ancora qualche piccola difficoltà nell'evitare le stoccate dei brasiliani, ma questa volta il lombardo riesce a vincere il proprio assalto, chiudendo per 5-4 e aumentando ancor di più la dote di vantaggio per i propri compagni. Avola è tornato a maneggiare la propria arma per affrontare Perrier, in un assalto che si è rivelato più duro del previsto, anche per via dei tanti bersagli non validi ai quali è stato costretto il nostro fiorettista. Giorgio non è riuscito a mettere a segno le cinque stoccate necessarie per chiudere l'assalto, ma chiudendo sul 4-4 ha mantenuto i sette colpi di vantaggio, prima del ritorno all'opera di Daniele Garozzo. Il vincitore della prova individuale ha piazzato un altro assalto dei suoi, questa volta contro Toldo, manifestando la propria superiorità ma anche una certa consapevolezza nei propri mezzi, aumentata dopo l'oro vinto sabato scorso.

Avanti di dieci stoccate per la prima volta dall'inizio del match, l'Italia si è lasciata andare ad un po' di accademia, provando a chiudere gli assalti nel minor tempo possibile. Ci riesce in appena 48 secondi Giorgio Avola, il quale parte male contro Marques ma poi riesce a piazzare cinque stoccate una dietro l'altra, spiazzando nettamente il padrone di casa e portando il punteggio complessivo il 35-21. Tocca poi a Cassarà chiudere il proprio quarto di finale, al termine di una sfida contro Toldo che nasconde ancora delle insidie per il nostro fiorettista meno brillante, almeno finora: finisce 5-5, restano quattordici le stoccate di vantaggio italiane. Si chiude in bellezza, ovvero con Daniele Garozzo, che affronta Perrier e non concede alcuna pietà: lo stile dell'acese è unico e confonde il brasiliano, che mette a segno una sola stoccata. Finisce 45-27 per l'Italia, che ora si siede a bordo pedana e aspetta.