Non una vittoria scontata, ma alla fine Kohei Uchimura si è confermato Campione. Nella finale maschile All-around, il giapponese si è imposto nell’ultima rotazione, andando a conquistare la seconda medaglia d’oro consecutiva, dopo Londra 2012. Nulla ha potuto Oleg Verniaiev, che gli ha dato filo da torcere fino alla fine, rendendo la finale olimpica di Rio una delle più entusiasmanti degli ultimi anni. L’ucraino è balzato al comando della classifica a metà gara, ma è stato beffato dal punteggio finale alla sbarra. Perfetto invece il giapponese, che colleziona un altro oro. È invece rimasto più attardato Max Whitlock: il britannico, che all’inizio era apparso un serio contendente alla vittoria, non è riuscito a restare appaiato ai due, concludendo la finale All-around con una medaglia di bronzo. Non facile anche il terzo posto di Whitlock, che ha dovuto tenere testa a Belyavskiy, Chaopan e Shudi, pronti a soffiargli l’ultimo gradino del podio. Fuori dalla lotta sin da subito Manrique Larduet, che non è riuscito a confermarsi come contendente al titolo, ritirandosi poi nella prima metà di gara.
Uchimura ottiene così un altro, sudatissimo oro con il punteggio complessivo di 92.365 e beffa di un solo decimo Verniaiev, secondo a 92.266 punti. Il punteggio di 90.641 assicura a Whitlock la medaglia di bronzo. Quarto David Belyavskiy, davanti a Lin Chapoan, sesto Deng Shudi.
Nella prima rotazione è Max Whitlock a prendere il comando con il punteggio di 15.875, davanti al più favorito Uchimura, fermo a 15.766. Favolosi gli esercizi dei primi due, che ottengono un super punteggio. Più in difficoltà invece Verniaiev, che chiude la prima rotazione in quinta posizione.
La seconda rotazione vede i favoriti sfidarsi al cavallo con maniglie. Ad avere la meglio è Uchimura che, con un’ottima esecuzione, balza al comando della classifica. Insegue Whitlock, mentre Verniaiev risale fino alla terza posizione. In netto recupero l’ucraino, che ottiene un punteggio di 15.533, ben se decimi in più del giapponese. È invece fuori dalla lotta per la medaglia Larduet, caduto al volteggio.
Nella terza rotazione è Verniaiev a balzare al comando. L’ucraino è autore di esercizi incredibili e accumula un ottimo punteggio, che gli permette di lottare con Uchimura per le posizioni di testa. Il giapponese non ha vita facile in questa finale tesissima, con Whitlock che resta in corsa grazie ad un volteggio che lo porta in seconda posizione, anche davanti al Campione in carica. Nel frattempo si ritira Larduet, ormai fuori dalla lotta per il podio. Deve abbandonare il sogno della medaglia anche Shudi Deng.
Lotta serratissima nella quarta rotazione: Verniaiev e Uchimura sono al volteggio e l’ucraino riesce a mantenere la testa della classifica, con quattro decimi di vantaggio sul giapponese, che difende a fatica il titolo. Nella lotta si inserisce anche Whitlock, dopo aver ottenuto un ottimo punteggio alle parallele. Per lui arriva la terza posizione in classifica ed è ormai chiaro che la lotta per le medaglie è una questione tra questi tre atleti.
La quinta rotazione vede il distacco di Verniaiev e Uchimura, che restano soli a lottare per la medaglia d’oro. L’ucraino è ancora al comando dopo le parallele, ma il giapponese risponde, rimanendo però secondo a nove decimi. È ormai più attardato Whitlock, che deve tenere testa agli altri contendenti per la medaglia di bronzo. Dietro di lui troviamo infatti Belyavskiy, Chaopan e Shudi, staccati di poco e ancora in lizza.
Arriviamo alla sesta e ultima rotazione, decisiva per decretare il Campione olimpico di questa finale All-around. Whitlock, grazie al punteggio al corpo libero, riesce ad assicurarsi la medaglia di bronzo, ma l’attenzione è tutta sui due contendenti alla medaglia d’oro. Uchimura e Verniaiev sono alla sbarra: esercizio magistrale per il giapponese, che deve solo attendere. L’ucraino deve superare i 14.900 per laurearsi Campione olimpico, ma nulla da fare. Nonostante una grande prova, non riesce a strappare il titolo a Uchimura, che si conferma medaglia d’oro per la seconda volta consecutiva. “Solo” un argento per Verniaiev.