Dopo un primo quarto giocato con enorme superficialità, gli Stati Uniti di coach Mike Krzyzewski riprendono a marciare come sanno contro il Venezuela, e si aggiudicano anche la seconda partita del girone A del torneo olimpico di Rio de Janeiro 2016. Non una prestazione esaltante per Team USA, che però risolve la pratica già alla fine del primo tempo, grazie alla diversa qualità del suo roster. Kevin Durant comincia bene, poi è Carmelo Anthony a piazzare il primo vero parziale nel secondo quarto, mentre nel finale c'è spazio anche per Jimmy Butler e Paul George. Venezuela orgoglioso e positivo, che però rimane senza vittorie in questa Olimpiade.

L'inizio della gara è inquietante per gli Stati Uniti, che in attacco trovano punti dal solo Kevin Durant, soffrono la voglia e la fisicità di Echenique sotto i tabelloni, con DeMarcus Cousins subito fuori per problemi di falli. John Cox sembra voler vestire i panni dell'eroe per i suoi, mentre Klay Thompson è in serata storta al tiro. Ne deriva così un primo quarto equilibrato, chiuso addirittura in parità (a quota 18) dalla Vinotinto, che approfitta di una fase offensiva inguardabile delle stelle Nba. Kyrie Irving litiga con gli arbitri, DeAndre Jordan inizia a prendere le misure a rimbalzo, ma la differenza la fa la difesa degli Stati Uniti, che lascia il Venezuela a solo otto punti segnati nel secondo periodo, piazzando un parziale complessivo di 30-8 che decide la sfida. Protagonisti ancora Kevin Durant e Carmelo Anthony, che si sveglia dopo un avvio irritante, mentre Draymond Green vede poco il campo, esattamente come Harrison Barnes, lasciato in panchina da coach K. Guillent e Perez si caricano di falli più che di canestri, e così il finale di primo tempo è tutto per gli uomini a stelle e strisce, che tornano negli spogliatoi avanti di ventidue lunghezze (48-26).

Team USA che allunga ancora a inizio terzo quarto, quando Cousins e Anthony vanno a segno da sotto. Il centro dei Sacramento Kings non riesce però a entrare in partita per i troppi falli commessi su Echenique, a lungo un rebus per i lunghi americani. Entra così nuovamente DeAndre Jordan, che prende a dominare sotto i tabelloni e viene cercato al ferro dai suoi compagni di squadra. Klay Thompson continua a litigare con il canestro, ma ci pensa Durant a contenere l'orgoglioso terzo quarto del Venezuela, che segna ben venticinque punti in dieci minuti, grazie a Ruiz, Cox e Vargas. Con quasi trenta punti di scarto a suo favore, Mike Krzyzewski allunga le sue rotazioni anche a Harrison Barnes, lasciando a riposo nel quarto periodo Durant, Anthony e Irving. La scena se la prendono così prima Jimmy Butler, che attacca più volte con decisione, e poi Paul George, autore di diversi canestri consecutivi in sospensione. Non straordinario l'impatto sulla gara della coppia dei Toronto Raptors formata da Kyle Lowry e da DeMar DeRozan, mentre Jordan continua a fare il bello e il cattivo tempo sotto le plance. Finisce così con lo score di 113-69 per gli Stati Uniti, che bissano il successo inaugurale contro la Cina e attendono ora la sorprendente Australia a punteggio pieno.

USA (2-0). Punti: George 20, Butler 17, Durant 16, Jordan e Anthony 14. Rimbalzi: Jordan 9. Assist: Lowry 9.

Venezuela (0-2). Punti: Cox 19, Echenique 18, Vargas e Cubillan 10. Rimbalzi: Echenique 7. Assist: Vargas 5.