Dopo l'appassionante - ma sfortunata per i colori italiani - prova in linea su strada di ciclismo maschile, le Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 proseguono oggi con l'omologa gara al femminile. Partenza e arrivo sono posti ancora una volta a Copacabana, e il percorso ricalca - in sedicesimi - quello già affrontato dagli uomini. Il via è previsto per le 17.15 ora italiana, da coprire 136.9 km. 

Dopo un primo tratto pianeggiante, che costeggia il litorale, con le spiagge di Ipanema, Sao Conrado, Barra da Tijuca e Praia do Recredo, si entra nel Circuito Grumari, da affrontare due volte. Due le salite di questo primo circuito, lo strappo Grumari (1.3 km di lunghezza al 9.4% di pendenza media, con tratti anche al 17.8%), e la salita di Grota Funda (2.1 km al 6.8% di media, con punte al 10.3%). Al termine del secondo passaggio sul circuito Grumari, le atlete affronteranno un lungo tratto pianeggiante, prima di entrare nell'altro circuito di Vista Chinesa, dove con ogni probabilità si deciderà sulla corsa sull'omonima ascesa (8.9 km al 5.2% di media, ma con tratti anche al 19%). Dallo scollinamento all'arrivo mancheranno circa quindici chilometri, di cui un terzo in discesa e due terzi in pianura.

Le favorite sono l'inglese Lizzy Armistead, protagonista di una controversa vicenda relativa controlli antidoping saltati e riammessa sul fino di lana, l'olandese Anne Van Der Breggen, ventisei anni, forte in salita e compagna di squadra dell'olimpionica di Londra 2012 Marianne Vos, altra pretendente all'oro. Gli Stati Uniti presentano una squadra particolarmente competitiva, che può contare su Megan Guarnier, numero uno del ranking mondiale, e su Evelyn Stevens, esperta atleta di 33 anni. Buone chances anche per la svedese Emma Johannson, la polacca Katarzyna Niewiadoma e per l'ex campionessa del mondo, la francese Pauline Ferrand-Prevot. Italia che si affida invece a Elisa Longo Borghini, Elena Cecchini, Giorgia Bronzini e Tatiana Guderzo. La venticinquenne Longo Borghini sembra la più adatta su un percorso come quello a cinque cerchi e vanta già un bronzo ai Mondiali del 2013. Elena Cecchini dovrebbe correre invece da seconda punta, mentre la Bronzin, veterana della squadra, potrebbe essere una carta da giocare in caso di arrivo in volata. Tatiana Guderzo, bronzo a Pechino 2008, agirà verosimilmente da jolly, potendo anche inserirsi in qualche fuga.