La ginnastica artistica è entrata nel vivo e a Rio sono state disputate qualificazioni maschili. La lotta è apparsa accesa da subito, con grandi esecuzioni e colpi di scena. Ad accedere alla finale in testa alla classifica delle squadre è stata la Cina, che ha totalizzato 270.461 punti e staccando di parecchio i diretti avversari. In seconda posizione troviamo gli Stati Uniti, con 270.405 punti e precedono la Russia, a 269.612. Meno incisivo il Giappone in queste qualificazioni, solo quarto a 269.294 punti con delle aspettative deluse. Si qualificano anche la Gran Bretagna, il Brasile, l’Ucraina e la Germania.
Nell’individuale domina invece Oleg Verniaiviev. L’ucraino ha totalizzato 91.964 punti ed è balzato al comando. Beffato anche il più favorito Kohei Uchimura. Il Campione del mondo in carica ha disputato una qualificazione sotto le aspettative, cadendo durante un esercizio e non riuscendo ad arrivare alla finale in testa. Il giapponese è comunque secondo e precede il russo David Belyavsky. Primo dei cinesi è Deng Shudi, quarto nella generale.
Chi invece non sorride è l’Italia: Ludovico Edalli, unico rappresentante del nostro tricolore nella ginnastica artistica maschile, non è riuscito ad accedere alle finali. L’italiano è stato eliminato alla fine della seconda suddivisione, dopo aver concluso la sua gara con il terzultimo posto. Sfuma così il sogno della finale. Epilogo triste anche per la Francia, costretta a combattere con un infortunio: durante la seconda suddivisione, Samir Ait Said è caduto all’atterraggio durante il volteggio, rompendosi tibia e perone della gamba sinistra.
Nella prima suddivisione si comincia subito con il Giappone, che però delude le aspettative. Kohei Uchimura sbaglia infatti, cadendo alla sbarra. Il Campione in carica cede il comando nonostante un eccellente esecuzione dell’esercizio a corpo libero. Si avvicina così il Brasile, con Arthur Zanetti, acclamato dal suo pubblico. Il Giappone resta comunque in testa, grazie anche all’ottima prestazione di Kenzo Shirai, seguito dal Brasile. Nel singolo invece l’olandese Epke Zonderland chiude in testa la prima suddivisione della sbarra, mentre Eleftherios Petrounias, Campione del mondo in carica degli anelli, ne è nuovamente al comando. Nel volteggio il miglior punteggio è per Kenzo Shirai, che beffa Manrique Larduet, primo alle parallele (ottima la prestazione del cubano, non al 100% fisicamente). Il cavallo con maniglie vede invece davanti a tutti il bielorusso Andrei Likhovitskiy.
Nella seconda divisione arrivano gli Stati Uniti: Sam Mikulak, tra i favoriti, ha chiuso in testa la qualificazione del corpo libero, mentre mette un’ipoteca sulla medaglia Danell Leyva, primo alle parallele ed alla sbarra. Gli USA si portano così in testa e risalgono anche gli atleti della Gran Bretagna, assicurandosi un posto nella finale di lunedì, anche davanti alla più favorita Cina. Finisce per l’Italia il sogno olimpico della ginnastica artistica: alla fine della seconda suddivisione Ludovico Edalli si classifica terzultimo ed è così fuori dalla finale. L’unico rappresentate italiano, che era stato autore di un buon avvio di gara, ha commesso un grave errore nell’esercizio al corpo libero, facendo sfumare l’obiettivo di raggiungere almeno la finale. Non sorride nemmeno la Francia in questa seconda suddivisone: Samir Ait Said è stato costretto ad abbandonare l’Olympic Arena a causa di un grave infortunio. Caduto nell’atterraggio durante il volteggio, l’atleta transalpino ha riportato la frattura di tibia e perone ed è stato portato via in barella.
Ancora Stati Uniti nella terza divisione: nella classifica a squadre comandano nuovamente, davanti a Cina e Gran Bretagna. Nel corpo libero domina lo spagnolo Rayderley Miguel Zapata, mentre Nikolai Kusenkov è al comando della classifica del cavallo con maniglie. Per gli anelli, davanti a tutti c’è Igor Radivilov e nel volteggio David Jessen. Christian Baumann ha il miglior punteggio nelle sbarre. Clamorosi errori in questa terza divisione per i favoriti: cadono sia Marian Dragulescu che Chenglong Zhang, costretti a dire addio alla finale. Il rumeno è a terra nel corpo libero, mentre il cinese cade dalla sbarra. Sfuma così il sogno della medaglia olimpica.
La quarta divisione vede ancora al comando dei team gli USA, ma stavolta la Cina è in testa con Shudi Deng al corpo libero. Nikita Nargonyy si porta davanti a tutti agli anelli, mentre Igor Radivilov è primo al volteggio. Tra i grandi, fa capolino anche Cipro in questa quarta divisione, con Marios Georgious in testa al cavallo con maniglie.
Si arriva così alla quinta suddivisione: bene ancora Cina e Russia, con Chaopan Lin che balza al comando nel cavallo con maniglie, mentre Denis Abliazin è in testa nel volteggio. Benjamin Gischard comanda il corpo libero ed agli anelli in testa c’è Andrei Vasile Muntean. Ma a stupire in questa quinta suddivisione è Oleg Verniaiev, che ottiene il punteggio più alto in assoluto dopo un eccellente esercizio alle parallele.
È il momento della sesta ed ultima rotazione, che decreta i finalisti che si giocheranno le medaglie lunedì. Kieran Behan va in testa nel corpo libero, mentre Christian Baumann si conferma leader, stavolta nel cavallo con maniglia. Yang Liu è al comando negli anelli e Nestor Abad nel volteggio. Ma è ancora Oleg Vernaiviev a confermarsi leader, balzando al comando della classifica All-around. In finale volano così Cina, Stati Uniti, Russia, Giappone, Gran Bretagna, Brasile, Ucraina e Germania.