Verde, bianco e rosso. Oro, argento e bronzo. Elisa Di Francisca, Arianna Errigo e Valentina Vezzali. Quattro anni esatti da Londra 2012, quattro anni da una gioia fragorosa che ha coinvolto telespettatori, appassionati di sport e non. Perchè quel 28 Luglio sentirsi italiani era più bello, grazie ad una disciplina diversa dal solito: non il calcio, no. Una disciplina effettivamente meno reclamizzata, meno appariscente, però elegante, leggiadra ed ugualmente vincente per noi. La scherma vede il dominio azzurro nel medagliere olimpico, ben 121 medaglie (48 oro, 40 argenti, 33 bronzi) che conferiscono all'Italia il ruolo di leader, davanti alla Francia che segue da vicino (115) e l'Ungheria, molto più lontana (83).
Tre di queste centoventuno medaglie in un colpo solo quel giorno, nel fioretto femminile è letteralmente dominio azzurro. Nelle semifinali è già derby con il duello tra la campionessa e porta-bandiera italiana Valentina Vezzali ed Arianna Errigo: successo della seconda che accede alla finale con il punteggio di 15-12. Elisa Di Francisca, invece, affronta la coreana Nam Hyun-hee nell'altra sfida e la elimina con un tiratissimo 11-10 raggiungendo nell'atto conclusivo la Errigo.
Il tripudio azzurro si consuma intorno alle 21.00 (ora italiana) nell'impianto dell'ExCeL South Arena. Prima la Vezzali, in rimonta, scalda i cuori degli italiani nella finalina superando Nam Hyun-hee con un 13-12 da pelle d'oca. Bronzo per la schermitrice più grande di tutti i tempi, ultima medaglia olimpica per Valentina che scoppia in lacrime al termine dell'ultima "passerella" in pedana. Solo applausi per lei. Argento ad Atlanta, poi oro a Sidney, ad Atene e ancora a Pechino, ora il bronzo finale contro l'acerrima "avversaria", superata già nel continente asiatico quattro anni prima in finale. Valentina mostra gli artigli, sembra cedere il passo alla coreana che si ritrova sul +4, dopo aver infilato la dodicesima stoccata. In ventuno secondi la leggenda azzurra sfoggia tutto il suo repertorio, riacciuffando il risultato e sentenziando all'extra.
Nella finalissima la Di Francisca si regala l'oro in un palpitante e orgogliosissimo testa a testa con Arianna Errigo. A quarantacinque secondi dalla fine, sembra che la sfida assumi una piega netta: Arianna tocca e si porta avanti per 11-8, cominciando a pregustare il succulento primo posto. Dal canto suo Elisa non vacilla, rimane fredda e lucida, organizza la rimonta ed impatta sull’11-11, mandando tutto al minuto supplementare. Nella stoccata finale della Di Francisca, può scattare la festa azzurra.
Prima, seconda e terza. Medesimi abiti, stesso inno che percorre le corde vocali, la felicità reciproca per un qualcosa di storico. L'Italia c'è, sperando ci sia anche nell'avventura verdeoro di Rio.