Come ormai tradizione, la prova in linea di ciclismo su strada si disputerà nel primo giorno di gare delle Olimpiadi 2016 di Rio de Janeiro (sabato 6 agosto), ma stavolta, a differenza di quanto accaduto a Londra 2012, il percorso a cinque cerchi è molto impegnativo, al punto che sono gli scalatori ad essere i grandi favoriti nella lotta alle medaglia. Saranno 241 i chilometri complessivi della prova olimpica, con partenza e arrivo nella suggestiva cornice di Fort Copacabana, con due circuiti diversi da affrontare più volte. Si tratta infatti del Circuito Grumari, oltre 20 km da percorrere in quattro occasioni a inizio gara, e del più duro Circuito di Vista Chinesa, da affrontare tre volte negli ultimi ottanta chilometri di corsa.

L'avvio è senza dubbio più soft rispetto al finale: dopo 46 km senza grosse difficoltà altimetriche, ecco il Circuito Grumari, che presenta un paio di salite brevi, mai oltre i due chilometri, con pendenze comunque dure, superiori al 6%. In particolare lo strappo di Grota Funda potrebbe fare una prima selezione in una corsa che sarà difficile da controllare, in quanto ogni nazionale può schierare un massimo di cinque atleti. Molto diverse invece le asperità del Circuito di Vista Chinesa: ci sono infatti da affrontare ben otto chilometri di salita, in un'ascesa che può essere idealmente divisa in due parti: un tratto iniziale, lungo quattro chilometri, con pendenze costantemente intorno al 10%, poi un breve tratto in contropendenza prima della parte finale della salita, altri quattro chilometri al 6% circa. Dalla vetta al traguardo mancheranno diciassette chilometri, di cui sei di discesa e undici di pianura. Ecco perchè sarà proprio l'ultima salita di Vista Chinesa il punto chiave della corsa, quello in cui dovrebbero mettersi in azione gli scalatori più forti per tentare un allungo solitario. Alternativa una volata a ranghi ristretti, che non dovrebbe però favorire gli azzurri, che hanno in Vincenzo Nibali e Fabio Aru le proprie punte di diamante, abili in salita ma non velocissimi allo sprint. Il commissario tecnico italiano Davide Cassani ha infatti puntato da tempo sul duo dell'Astana, che sarà affiancato da Damiano Caruso, Diego Rosa e Alessandro De Marchi.

I favoriti per una corsa del genere sono sostanzialmente quelli delle grandi Classiche delle Ardenne, con la fondamentale differenza che in questo caso l'aiuto delle squadre è fortemente limitato dal numero di rappresentanti per nazione. Gli spagnoli Alejandro Valverde e Joaquim Rodriguez sono tra i big per la prova di Rio: entrambi hanno disputato l'ultimo Tour de France, concludendolo nella top ten, saranno in ottime condizioni dopo la fine della Grand Boucle e hanno caratteristiche perfette per il tracciato a cinque cerchi. In particolar modo Valverde, che quest'anno ha vinto per la quarta volta la Freccia Vallone, salendo anche sul terzo gradino del podio del Giro d'Italia, è il più accreditato dai bookmakers per la conquista della medaglia d'oro. Da non sottovalutare neanche i due belgi Greg Van Avermaet, maglia gialla al Tour e cacciatore di classiche, e Philippe Gilbert, malissimo nella prima parte di stagione ma forse preservatosi proprio per l'evento brasiliano. Ci saranno poi i francesi Julian Alaphilippe, in crescita dopo l'ultimo Tour, e Romain Bardet, più scalatore rispetto al compagno di squadra, i britannici Chris Froome e Adam Yates, primo e quarto nella classifica generale finale della Grand Boucle. Da tenere d'occhio anche l'olandese Wouter Poels e l'irlandese Daniel Martin, mentre per la Colombia non ci sarà Nairo Quintana, bensì Jarlinson Pantano, che affiancherà gli altri scalatori Esteban Chaves, Miguel Angel Lopez Moreno, Sergio Henao e Rigoberto Uran.