Ultimi colpi di pedale sulle strade di Francia. Brilla in testa al gruppo il giallo di Chris Froome, immerso in una corazza nera all'apparenza imperforabile. La forza del Team Sky disinnesca i timidi segnali dei principali rivali, i gregari del keniano bianco stoppano ogni idea di ribaltone. Serve un colpo di mano per restituire al Tour incertezza e spettacolo, non può essere un semplice attacco a porre in scacco un corridore completo come Froome. La strada tende la mano a chi insegue, i 184.5 km da Berna a Finhaut-Emosson offrono diverse opportunità.
Nella prima parte di corsa, la strada tende a salire in modo impercettibile, ma il primo Gpm è al km 72.5. Côte de Saanenmöser, terza categoria, 6.6 km, 4.8% di pendenza media. A stretto giro di ruota, il secondo colle di terza categoria. Col des Mosses, 6.4 km, 4.4% di pendenza media.
Dopo un passaggio intermedio - senza ulteriori difficoltà - inizia la corsa vera e propria. Il gruppo deve solcare i 13 km del Col de la Forclaz. Ascesa di prima categoria, pendenza regolare. Come si evince dal disegno sottostante, la salita non presenta strappi o momenti favorevoli, è costante, interminabile. Qui, chi vuol sovvertire l'ordine attuale, può pensare ad una prima azione, quantomeno per sfoltire il plotone in nero. Quintana - con il supporto di Valverde - deve dare un senso al suo Tour, Porte deve indossare - per la prima volta - gradi da capitano, Aru deve "scatenare" l'Astana. Difficile scomodare Mollema e Yates, comprimari catapultati sul podio parziale.
Al termine della scalata, rapida discesa e ultima fatica di giornata. Finhaut-Emosson, sede del traguardo di tappa, a quasi 2000 metri. Gpm Hors categorie, con la strada che si impenna dopo i primi chilometri. Nel complesso, l'ascesa misura 10.4 km, ma da metà in poi si entra in un inferno, con l'asfalto rovente e la pendenza oltre il 10%. Il Tour può vivere quest'oggi la sua giornata decisiva, il riposo di ieri può giocare un tiro mancino ad alcuni, questione di gambe, ma soprattutto di coraggio.
Il percorso: