Quarto successo parziale, trentesimo della carriera, al Tour de France 2016 per il britannico Mark Cavendish. Il velocista del Team Dimension Data si dimostra infatti ancora una volta il più forte nelle volate di gruppo anche sul traguardo di Villars-les-Dombes Parc des Oiseaux, sede d'arrivo della quattordicesima tappa di questa edizione della Grand Boucle. Lo spritner dell'isola di Man prende la ruota di Marcel Kittel negli ultimi duecento metri, lo salta senza difficoltà e resiste al ritorno del norvegese Alexander Kristoff, ancora piazzato, e della maglia verde dello slovacco Peter Sagan. Giù dal podio i tedeschi Degenkolb, Kittel e Greipel, con Davide Cimolai, ottavo, primo degli italiani. Classifica generale invariata, comandata dalla maglia gialla Chris Froome, in attesa del tappone alpino di domani con arrivo in discesa a Culoz.
La quattordicesima tappa del Tour de France edizione 2016 conduce il gruppo da Montélimar a Villars-les-Dombes Parc des Oiseaux, 208.5 km dalla Provenza alla Val d'Isere. Percorso mosso solo nella prima parte, con tre gran premi di quarta categoria da affrontare nei cento chilometri d'apertura: la Côte de Puy-Saint-Martin, 3.6 km di lunghezza al 5.2% di pendenza media, la Côte du Four-à-Chaux, 3.9 km al 4.2%, e la Côte d'Hauterives, 2.1 km al 5.5%. A transitare per primi su queste salite tutt'altro che impossibili i componenti la fuga di giornata, vale a dire il francese Jeremy Roy della FDJ, l'italiano Cesare Benedetti della Bora-Argon, lo svizzero Martin Elmiger della IAM Cycling, e lo statunitense Alex Howes della Cannondale-Pramac. Il vantaggio dei battistrada non supera mai i cinque minuti, perchè da dietro il gruppo, a lungo tirato dal Team Dimension Data, vuole controllare la corsa per giocarsi le proprie carte in volata con Mark Cavendish. La media di giornata è particolarmente bassa e si assesta intorno ai 35 km/h a una cinquantina di chilometri dalla conclusione, anche a causa del vento contrario e laterale che spira sui corridori. Il distacco dalla testa della corsa ha un andamento a elastico: prima i fuggitivi sembrano avere il destino segnato, poi recuperano terreno sfruttando un tratto di strada stretto e tortuoso.
Davanti restano poi in due, i soli Roy ed Elmiger, mentre prima Howes, poi Benedetti si staccano dopo ore allo scoperto. Ma anche i due spavaldi uomini all'attacco si devono arrendere al ritorno del gruppo, che a cinque chilometri dall'arrivo opera il ricongiungimento. Cominciano qui le solite grandi manovre per portare i velocisti nella migliore posizione possibile in vista dello sprint, e a farne le spese sono alcuni corridori traditi dal vento, che rimangono staccati dopo un paio di accelerazioni della Dimension Data e della Katusha. E' infine la Etixx-Quickstep di Marcel Kittel a prendere l'iniziativa negli ultimi due chilometri, con Tony Martin e Fabio Sabatini che riescono a lanciare il velocista tedesco intorno ai duecento metri. Alla ruota di Kittel c'è però Mark Cavendish, che sorpassa il rivale a doppia velocità, controlla l'accelerazione finale di Alexander Kristoff e Peter Sagan e si prende il quarto successo di tappa in questa edizione della Grand Boucle. Kittel finisce quinto, preceduto anche dal connazionale John Degenkolb, mentre Davide Cimolai chiude ottavo in una volata che non vede protagonista il giovane belga Theuns, ritiratosi ieri per una brutta caduta a cronometro. Domani frazione di montagna che potrebbe segnare altri punti a vantaggio della maglia gialla Chris Froome, al momento padrone del Tour 2016.
Ordine d'arrivo. 1. Cavendish in 5h 43' 49". 2. Kristoff s.t. 3. Sagan s.t. 4. Degenkolb s.t. 5. Kittel s.t. 6. Greipel s.t. 7. Coquard s.t. 8. Cimolai s.t. 9. Laporte s.t. 10. S. Dumoulin s.t.
Classifica generale. 1. Froome in 63h 46' 40". 2. Mollema a 1'47". 3. Yates a 2'45". 4. Quintana a 2'59". 5. Valverde a 3'17". 6. Van Garderen a 3'17". 7. Bardet a 4'04". 8. Porte a 4'27". 9. Martin a 5'03". 10. Aru a 5'16".