Chris Froome è saldamente al comando. Dopo l'attesa pirenaica, i brividi sul Ventoux e la spallata a cronometro. I rivali inseguono a debita distanza, Quintana - in attesa del riscatto alpino - si accomoda in seconda fila. Quest'oggi, relativo riposo per i grandi della generale. La 14° uscita prende il via da Montélimar, per raggiungere, 208.5 km dopo, Villars les Dombes Parc des Oiseaux.
Tappa quindi impegnativa sul piano della lunghezza, ma che presenta un'altimetria insignificante. Il gruppo deve superare tre colli di quarta categoria, posti nella prima metà di corsa. Nella fase iniziale, la strada sale, per approdare - al km 20.5 - in vetta alla Côte de Puy Saint Martin. 3.6 km, 5.2% di pendenza media. Dopo la discesa, un leggero rimbalzo all'insù, prima di un tratto non impegnativo.
Le ultime due difficoltà sono in sequenza. Al km 93.5, la Côte du Four à Chaux, 3.9 km al 4.2%. A seguire, la Côte d'Hauterives, 2.1 km al 5.5%. Per i successivi chilometri, si continua ad oscillare, con il percorso che alterna momenti di leggera ascesa a frangenti con pendenza favorevole. Al traguardo volante di La Fayette, km 145.5, inizia poi un lungo passaggio pianeggiante che conduce al finale.
Intorno al km 190, ultimo mini-sussulto, poi un epilogo tranquillo. Difficile identificare un favorito per la giornata odierna. Può essere un'occasione per le ruote veloci - con in prima fila Cavendish, Kittel e Greipel - ma dopo due giorni di lotta serrata non è semplice mantenere il gruppo compatto. Duro lavoro, quindi, per le squadre interessate allo sprint, possibile gloria per gli attaccanti.
Il percorso