Chris Froome indossa il simbolo del primato, la giuria ribalta il verdetto della strada e prova a porre rimedio al disastro del Ventoux. Oggi si riparte per un'attesa prova contro il tempo. Cronometro di 37.5 km, da Bourg Saint Andéol a La Caverne du Pont D'Arc. La classifica, all'alba della giornata odierna, si presenta ancora incerta. Froome ha vantaggio, ma non ha sigillato - come altre volte - la corsa. Ha strappato qua e là secondi preziosi, ma in salita - pur dando l'impressione di essere il n.1 - non ha sgretolato la concorrenza. Ieri primi segni di cedimento per Nairo Quintana, da applausi invece Richie Porte, addirittura davanti prima del misfatto finale. 

La cronometro può essere una buona occasione per il capitano della BMC. Partenza difficile, la strada si inerpica per 7.5 chilometri, occorre raggiungere la Côte de Bourg Saint Andéol per tirare il fiato. La zona intermedia favorisce gli specialisti, perché interamente pianeggiante e quindi adatta a rapportoni e grande velocità. 

A Chames - km 26 - il secondo rilevamento cronometrico, prima di un finale nuovamente nervoso. Gli ultimi 3.5 km presentano una pendenza media del 4.9%. Si può quindi ribaltare qui la classifica parziale e agguantare il successo di tappa. 

Sfida nella sfida, da una parte il duello atteso tra Cancellara e Martin, con Dumoulin e Dennis in seconda fila, dall'altra la lotta tra i big della generale, con Quintana attento a limitare i danni e Porte pronto a lanciare l'offensiva all'ex compagno di squadra, Chris Froome.