Quella ottenuta sul traguardo di Varsavia è la prima vittoria nel World Tour per il neoprofessionista Davide Martinelli, la seconda in stagione dopo il successo al Tour de la Provence. I due successi hanno in comune il secondo classificato di giornata, il compagno di squadra Fernando Gaviria, ma sono state ottenute in modo completamente diverso. La prima è stata una volata condizionata da una caduta a pochi metri dal traguardo che ha permesso a Gaviria di lasciare la vittoria al giovane corridore italiano. Questa, invece, è stata ottenuta da perfetto finisseur, con una potente sparata a seicento metri dal traguardo, come il miglior Fabian Cancellara, uno dei modelli di Martinelli anche per la passione verso le pietre del Nord che ha il giovane italiano.

Nell'intervista del post-tappa, il giovane corridore dell'Etixx Quickstep ha spiegato come ha letto la corsa e come ha deciso di scattare negli ultimi metri di gara: “all'ultimo chilometro, subito prima della parte in pavé, ho preso la curva a tutto gas e ho visto Stybar superarmi perché stava chiudendo sull'attacco di Kwiatkowski – spiega Martinelli -. Poi ho seguito Gilbert che si era mosso e ho capito che era il momento giusto. Mi sono guardato indietro due volte e mi sono reso conto di avere un buon vantaggio e che potevo vincere”. Un'analisi da corridore esperto e che sicuramente avrà fatto piacere a Beppe Martinelli, papà di Davide e direttore sportivo dell'Astana. Intervistato dai microfoni di GazzettaTv, Martinelli senior ha confessato la sua gioia e la sua sorpresa nel vedere il figlio ottenere con tale sicurezza la prima prestigiosa vittoria nel World Tour. Oltre al successo parziale, Martinelli si è aggiudicato anche la maglia di leader che vestirà oggi nella seconda frazione, 153 chilometri da Tarnowskie Gory a Katowice.

Il profilo della tappa odierna è molto ondulato, ma tutte le varie salitelle sparse per il percorso non hanno pendenze proibitive, anzi. Dal chilometro cento il gruppo entrerà nel circuito finale, lungo 14.7 chilometri, che dovrà ripetere per cinque volte. Come nella tappa di ieri, il finale si presta ad azioni da finisseur grazie anche alla presenza di pavè e di un breve strappo posto a due chilometri dal finale, ma la conformazione a circuito darà la possibilità alle squadre di poter studiare bene gli ultimi tratti di gara in modo da non farsi sorprendere da eventuali attacchi dell'ultimo minuto. La tappa sembra essere disegnata su misura per Philippe Gilbert o Zdenek Stybar e con l'arrivo situato su uno strappo che possiede punte al 5% di pendenza i velocisti puri potrebbero pagare dazio, anche se il finale è preceduto da quasi un chilometro in discesa. Martinelli ha sicuramente l'occasione di mantenere per un altro giorno la maglia di leader e siamo certi che non se la farà sfuggire, magari trovando anche la seconda vittoria di fila.