Da Londra, teatro mondiale, a Montichiari, sede del campionato europeo su pista U23 e juniores. Un denominatore comune, Filippo Ganna, 193 cm di talento e forza. L'iridato dell'inseguimento si mette al collo l'oro continentale, ma soprattutto riscrive la storia della specialità, ponendo la firma accanto a mostri sacri delle due ruote. Nella mattinata di ieri, prime avvisaglie, Ganna divora il velodromo di Montichiari e distrugge il precedente limite italiano - fissato proprio a Londra qualche mese fa - con 4'14"746. 4 km, un progresso netto, rispetto al 4'16"127 inglese.
Chiara l'attesa per la finale. Non spaventa l'avversario - il portoghese Oliveira - l'attenzione è per lo sviluppo della gara, per l'evoluzione cronometrica della prova di Filippo. Di concerto con Marco Villa, il tecnico, Ganna spinge ancora più a fondo, per limare ulteriormente il tempo già straordinario del mattino. Arriva un ulteriore progresso. 4'14"165, quarta prestazione di sempre nell'inseguimento. Meglio di Ganna, solo Dennis, Boardman e Bobridge.
Nel futuro immediato la prova a squadre qui a Montichiari, poi la crono mondiale in Qatar e quel record, il record di Bobridge, improvvisamente vicino. 4'10"534, a Sydney, nel 2010.
A completare la giornata di gloria, il doppio primato mondiale del quartetto juniores femminile. Inseguimento a squadre - Balsamo, Consonni, Paternoster e Stefani - l'Italia aggiorna il libro dei record in qualificazione, poi spreme l'Olanda in finale e domina con 4'29"324 (4'31"022 per le azzurre al mattino).
La Paternoster si impone poi nello scratch, mentre nella velocità a squadre juniores arriva l'argento di Fidanza e Manzoni.