L'approdo a Solden rivoluziona le gerarchie della corsa elvetica. Tejay Van Garderen sbriciola la concorrenza e si proietta solo verso il traguardo. Al successo di tappa - prestigioso - si abbina un riscatto significativo dopo le fatiche dei giorni precedenti. Kelderman si contrae, poi cede, metro dopo metro. Il distacco, pesante, sancisce la resa. Barguil è ora il primo della classe, alle sue spalle Lopez e Talansky. Al tramonto, la corsa si presta a più soluzioni, perché oggi, a cronometro, qualcuno può prestare il fianco.
Davos - Davos, 16.8 km contro il tempo. Il disegno, nervoso, tende la mano anche ad alcuni "non specialisti". Dopo un inizio con pendenza favorevole, intorno al km 5 la prima difficoltà altimetrica. Un km, poco meno, all'insù. Al termine della successiva discesa, tratto in leggera salita, prima dell'ascesa più significativa di giornata. 2.5 km, pendenze interessanti. Qui, gli scalatori possono difendersi con efficacia e limitare il passivo. Il finale non presenta ulteriori scosse.
Van Garderen - dopo l'assolo di ieri - punta a un altro affondo. Il capitano della BMC si difende bene a crono ed è in ottima condizione in salita. Favorito, per la prova odierna, è però Fabian Cancellara.
Interessante il confronto in ottica generale. I primi tre sono racchiusi in 24 secondi e nessuno, almeno sulla carta, ha netto margine a cronometro sugli altri.
Il percorso