E' di un corridore argentino, Ariel Maximilian Richeze, la quarta tappa del Giro di Svizzera edizione 2016, con arrivo in volata a Champagne. Il sudamericano della Etixx-Quickstep, chiamato a tirare gli sprint al compagno di squadra e di continente Fernando Gaviria, ha infatti tagliato per primo il traguardo della quarta frazione della corsa elvetica, sfruttando un finale pieno di curve per evitare di farsi sorpassare da Peter Sagan, terzo dopo due vittorie consecutive. Richeze trionfa così con il benestare del colombiano, che lo lascia vincere alzando le braccia ai cinquanta metri e tenendo a distanza lo slovacco, che intanto conserva la maglia gialla e incrementa il suo vantaggio su Jurgen Roelandts e Silvan Dillier, appaiati al secondo posto della generale a nove secondi di ritardo. Da domani sono attese emozioni nuove, con gli uomini di classifica che dovranno muoversi in prima persona sulle grandi montagne (arrivo posto a Carì, gpm hors categorie).
La quarta tappa del Giro di Svizzera edizione 2016 conduce il gruppo da Rheinfelden a Champagne, per 193 chilometri complessivi, su un percorso parzialmente ondulato: sono infatti due i gran premi della montagna da affrontare, uno di seconda categoria in avvio e uno di terza a nove chilometri dalla conclusione. La fuga di giornata prende il via praticamente al chilometro zero, ed è composta da quattro uomini: si tratta di Matthew Brammeier del Team Dimension Data, di Jeremy Maison della FDJ, di Lukas Jaun del Team Roth e di Nick Van der Lijke della Roompot-Oranje. I battistrada acquisiscono un vantaggio che oscilla a lungo tra i tre e i quattro minuti, complice l'andatura sotto ritmo del gruppo, che affronta la tappa in tutta tranquillità. Frazione che scorre lenta e senza scossoni fino agli ultimi venti chilometri, quando la Etixx-Quickstep di Fernando Gaviria e la Tinkoff di Peter Sagan cominciano ad accelerare le operazioni per il ricongiungimento in vista della volata finale. La seconda e ultima asperità di giornata non fa infatti alcuna selezione, e l'arrivo allo sprint è l'unica alternativa al buon esito della fuga.
Gli uomini al comando vengono beffardamente ripresi a quattro chilometri dal traguardo, quando si scatena la bagarre per accaparrarsi le prime posizioni del gruppo per giocarsi il successo di tappa negli ultimi duecento metri. Il finale è caratterizzato da almeno due curve strette e quasi a novanta gradi: l'argentino Ariel Maximilian Richeze prende dunque la testa del plotone per pilotare il compagno di squadra Fernando Gaviria, giovane sprinter colombiano già vincitore quest'anno alla Tirreno-Adriatico e con un passato da pistard. Richeze affronta a tutta velocità le curve a gomito degli ultimi metri, non permettendo a nessuno di sorpassarlo: chi prova il colpaccio rischia infatti la caduta, come accade a Van Poppel, rimasto in piedi per miracolo nel tentativo di forzare il passaggio all'esterno. Si crea così un buco tra i primi tre (c'è Sagan dietro il duo della Etixx-Quickstep) e il resto del gruppo, con Richeze che si ritrova in testa praticamente senza avversari, anche grazie al lavoro del comapagno Gaviria, che si astiene dal disputare la volata e precede sul traguardo anche Peter Sagan. Lo slovacco guadagna comunque altri sei secondi nella generale su Roelandts e Dillier, mentre lo stesso corridore argentino recupera posizioni fino al quarto posto, in una delle ultime frazioni per velocisti.
Ordine d'arrivo. 1. Richeze in 5h 08' 31". 2. Gaviria s.t. 3. Sagan s.t. 4. Van Asbroeck a 2". 5. Stuyen s.t. 6. Cort Nielsen s.t. 7. Kreder s.t. 8. Pasqualon s.t. 9. Roelandts s.t. 10. Barguil s.t.
Classifica generale 1. Sagan in 14h 22' 30". 2. Roelandts a 9". 3. Dillier s.t. 4. Richeze a 17". 5. I. Izaguirre a 19". 6. Wellens a 20". 7. G. Izaguirre a 23". 8. Kelderman s.t. 9. Matthews a 24". 10. Thomas a 25".