Peter Sagan si china sulla bicicletta, scarica sull'asfalto potenza e cavalli, la volata è un assolo, dietro si contorce Richeze - per l'occasione prima punte dell'Etixx - ma il gap aumenta, il disavanzo si fa incolmabile. Sagan - con l'occhiale a coprire l'occhio acceso - divora i metri che separano la sua bicicletta dal traguardo, mentre il volto dell'avversario di giornata evidenzia la fatica, un solco segna l'estremo gesto dello sprint. Terzo è Matthews. Il campione del mondo alza le braccia al cielo, mentre Roelandts beffa Cancellara e per un secondo veste la maglia di leader. Questa l'istantanea di Baar.
La terza uscita ricalca - per ampi tratti - la precedente. Un disegno nervoso, percorso ricco di insidie, con un circuito finale a decidere le sorti della corsa. Il gruppo prende il via da Grosswangen, i chilometri da percorrere sono 192.6. Il traguardo è posto a Rheinfelden, nei pressi di Basilea.
Dopo una decina di chilometri, la strada volge all'insù, due rimbalzi che possono favorire l'azione di giornata. Il clou dopo il km 100, quando, ad intervalli regolari, il plotone deve fronteggiare una serie di asperità che possono alterare il regolare andamento della prova.
Mantenere le redini della corsa, nel finale, non è semplice. Negli ultimi 54 km, i corridori devono affrontare per due volte un circuito che all'interno comprende due Gpm di terza categoria. Più probante il primo - Sonnenberg - lungo 3.6 km con pendenza media del 4.2%, pedalabile il secondo - Schoneberg - poco meno di 5 km, 1.4% pendenza media.
Dopo lo scollinamento, ripida discesa e scaramucce finali. C'è poco spazio per chiudere un eventuale buco ed organizzare la volata, occorre quindi fare molta attenzione.
L'arrivo in volata resta la soluzione più probabile e Peter Sagan è il naturale favorito. Alle sua spalle scalpita Matthews, mentre è atteso al riscatto, dopo la caduta di ieri, Gaviria. In casa Italia, fari su Cimolai, fuori dai dieci nello sprint d'esordio.
Il percorso