La tappa regina - la sesta - del Giro del Delfinato 2016 va al francese Thibaut Pinot, che sul traguardo in quota di Meribel la spunta in volata sul connazionale Romain Bardet dopo una lunga fuga, composta da un'altra decina di corridori, partita sul Col de La Madeleine. Il corridore della FDJ prima resiste agli scatti del rivale, poi lo batte allo sprint sull'ultima salita, mentre da dietro la lunga attesa per il gran duello tra Chris Froome e Alberto Contador partorisce solo uno scatto dell'irlandese Daniel Martin, seguito dal britannico del Team Sky, ma non dallo spagnolo di Pinto, che perde così altri otto secondi dal leader della classifica generale. Froome si conferma dunque maglia gialla quando manca solo una tappa al termine del Delfinato, quella di domani con traguardo in quota posto a Superdévoluy (gran premio della montagna di terza categoria). Tra i big perde contatto l'australiano Richie Porte, mentre reggono bene nel finale Alaphilippe, Meintjes, Yates e l'italiano Diego Rosa. Male invece il suo compagno di squadra all'Astana Fabio Aru, protagonista della fuga di giornata, ma staccatosi sulla penultima salita. 

La sesta tappa del Giro del Delfinato edizione 2016 è la più dura della breve corsa a tappe in terra francese. Sono infatti 141 i km che conducono da La Rochette a Méribel, con ben cinque gran premi della montagna da affrontare in rapida sequenza. In avvio di frazione ecco infatti il Col de Champ-Laurent, 9.3 km di lunghezza all'8.1% di pendenza media (prima categoria), seguito dal Col du Grand Cucheron, 3.4 km al 6.9% (seconda categoria). A metà del percorso svetta invece il Col de la Madeleine, 19.2 km al 7.9% (Hors Categorie), mentre nel finale bisogna scalare due colli di prima categoria, rispettivamente il Montée des Frasses, 8 km al 6.5%, l'ascesa verso Meribel, 12.3 km al 6.6%. Dopo una serie di scatti e controscatti nelle prime due salite di giornata, la corsa si accende immediatamente sulle durissime rampe della Madeleine, dove Alberto Contador prova ad attaccare da lontano, ma i suoi scatti vengono respinti in prima persona dalla maglia gialla Chris Froome. Intanto si forma una fuga composta da una ventina di corridori: si tratta di Ben Hermans della BMC, di Robert Kiserlovski e Roman Kreuziger della Tinkoff, di Thibaut Pinot, Jérémy Roy della FDJ, Laurens De Plus e Tony Martin della Etixx-Quickstep, di Jan Bakelants, Mikael Chérel, Ben Gastauer e Romain Bardet della AG2R, di Daryl Impey dell'Orica-Greeedge, di Jurgen Van den Broek della Katusha, di Tony Gallopin e Louis Vervaeke della Lotto-Soudal, di Serge Pauwels della Dimension Data, di George Bennett della Lotto-Jumbo), di Fabio Aru e Luis Leon Sanchez dell'Astana,  e di Tsgabu Grmay della Lampre-Merida. I battistrada guadaganano intorno ai tre minuti e mezzo sul gruppo quando inizia la penultima salita verso Montée des Frasses.

Qui è proprio il corridore sardo tra i primi a staccarsi, atteso dal compagno di squadra Luis Leon Sanchez, mentre l'AG2R fa il ritmo per Bardet, a lungo maglia gialla virtuale. Sull'ultima ascesa verso Meribel, quando mancano dieci chilometri al traguardo, lo stesso Bardet decide di accelerare per arrivare da solo all'arrivo. Il connazionale e rivale Thibaut Pinot prima si stacca, poi riesce a tornargli a ruota e a mantenersi con lui fino alla fine della salita. Il gruppo maglia gialla è invece tirato dagli uomini del Team Sky, che imprimono un'andatura regolare ma selettiva con Poels ma soprattutto con Mikel Landa, che riduce il plotoncino a una decina di unità: restano con Froome infatti i soli Porte, Martin, Alaphilippe, Yates, Contador, Rosa, Dani Navarro e Meintjes, mentre Rolland e Rodriguez si staccano a cinque chilometri dall'arrrivo. Quando Landa finisce il suo lavoro, ecco mettersi in azione Sergio Henao, altro compagno di Froome che riduce il gap dalla testa della corsa fino al minuto di ritardo. Si arriva così all'ultimo chilometro, dove le pendenze sono più impegnative: Bardet e Pinot si sfidano in volata, con il secondo che prevale di forza sul connazionale, mentre da dietro i big si guardano, ad eccezione dell'irlandese Daniel Martin, che piazza uno scatto da finisseur al quale il solo Chris Froome riesce a resistere. Alberto Contador abbozza un tentativo di recupero ma perde altri otto secondi dal britannico, giungendo al traguardo insieme al sudafricano Meintjes. A dieci secondi ecco Diego Rosa e Adam Yates, poi Richie Porte e Julian Alaphilippe. In classifica generale guida ancora Froome con ventuno secondi di vantaggio su Porte e Bardet, trentacinque su Contador, in attesa della resa dei conti di domani. 

Ordine d'arrivo. 1. Pinot in 4h 24' 16". 2. Bardet s.t. 3. Martin a 1'04". 4. Froome a 1'07". 5. Meintjes a 1'15". 6. Contador s.t. 7. Rosa a 1'17". 8. Yates s.t. 9. Alaphilippe a 1'21". 10. Porte s.t.

Classifica generale. 1. Froome in 25h 50' 22". 2. Porte a 21". 3. Bardet s.t. 4. Martin a 30". 5. Contador a 35". 6. Alaphilippe a 56". 7. Yates a 1'02". 8. Rosa a 1'18". 9. Meintjes a 1'35". 10. Pinot a 2'12".