Dalle strade del Giro d'Italia a quelle del Tour de France, passando ovviamente per quelle sempre francesi del Criterium del Delfinato. La terza tappa è andata all'azzurro Fabio Aru, scalatore dell'Astana che a venti chilometri dall'arrivo ha salutato il gruppo in discesa riuscendo a mantenere intatto il vantaggio fino al traguardo. Un messaggio nei confronti dei diretti rivali, oltre ad un ottimo modo per testare la gamba in vista degli appuntamenti più importanti della stagione. Aru risponde così, analizzando il successo di tappa ai microfoni di Eurosport.
"Quando ho attaccato sull'ultima salita non pensavo di arrivare così in fondo. Ho visto il mio compagno di squadra rientrare e poi sono partito in discesa. Una volta lì ho pensato solo a spingere al massimo delle mie forze, è una bellissima vittoria, delle belle sensazioni. Dedico il successo alla squadra, alla famiglia ed alla mia ragazza che mi segue dappertutto".
Aru che tra poco meno di un mese sarà di scena in Francia per il suo primo Tour de France della carriera. Queste le sue emozioni in vista dell'inizio della manifestazione francese: "Il Tour è sicuramente un obiettivo molto importante per me, anche se so che devo affrontarlo con i piedi per terra. Non sarà affatto facile, ed in previsione dell'inizio prepararmi qui al Delfinato sarà un ottimo test. Sono qui per prepararmi al meglio delle mie possibilità".
Infine, inevitabile a tre settimane dall'inizio della Grande Boucle non parlare anche di Vincenzo Nibali, fresco vincitore del Giro d'Italia, compagno di squadra all'Astana di Aru e, probabilmente, rivale del sardo sulle strade del Tour 2016: "Chi sarà il capitano della squdara non lo so, si vedrà e lo si stabilità in quei giorni. Di certo avere un compagno di squadra come Vincenzo è un valore aggiunto, sempre meglio averlo al proprio fianco piuttosto che come rivale. Su questo non ci sono dubbi".