Il Giro del Delfinato - dopo l'assolo di Herrada, perfettamente pilotato da Moreno - riparte da Boen sur Lignon. I chilometri da percorrere sono 187.5, il traguardo è posto a Tournon sur Rhone. La terza uscita in linea non si discosta, per disegno, dalla precedente. Non si arriva in quota, ma le difficoltà sono le medesime. Il gruppo deve affrontare, in rapida successione, alcuni Gpm di breve durata, utili a scremare la compagnia. Non si tratta di scalate dalle pendenze impossibili, ma occorre fare attenzione a possibili trappole. Ipotizzabile un arrivo a ranghi ridotti, con finisseurs pronti alla stoccata. Per gli uomini di classifica, giornata interlocutoria, di semplice controllo. 

I primi 48 km sono di "trasferimento", a Chambles un piccolo rimbalzo richiama l'attenzione. La strada comincia a salire, regolarmente, dopo Monistrol sur Loire, con il primo Gran Premio della Montagna al km 95. Cote de Montfaucon en Velay. 3.5 km, la pendenza media è del 3.7%. In vetta, non c'è respiro. Si continua, con lo sguardo all'insù per un ulteriore frangente. Al km 115.5, Col du Rouvey. 2.8 km al 5.6%. 

Una lunga picchiata conduce agli ultimi 25 km di corsa. Dopo Arras sur Rhone, terza fatica di giornata. Cote de Sécheras. Si tratta di un Gpm di seconda categoria, perché, a dispetto della breve lunghezza, propone pendenze importanti. Nella fase centrale, tra il primo e il secondo chilometro, si sfiora il 14%. Chi ha gamba, può tentare l'allungo qui e difendersi nel successivo falsopiano, prima della rapida discesa che proietta sul traguardo. 

Il percorso