La prima maglia gialla dell'edizione 2016 del Giro del Delfinato è di Alberto Contador. Il corridore spagnolo del Team Tinkoff si è infatti aggiudicato il cronoprologo di Les Gets, 3.9 km in salita (gpm di prima categoria), con una pendenza media intorno al 10% e picchi anche al 16% in alcuni tratti sulle rampe di metà ascesa. 11'36" il tempo di Contador, che ha preceduto nell'ordine d'arrivo l'australiano Richie Porte della BMC, attardato di soli sei secondi. Poco più indietro il vincitore dell'ultimo Tour de France Christopher Froome, che paga tredici secondi all'uomo di Pinto. Bene il duo della Etixx-Quickstep formato dall'irlandese Daniel Martin e dal francese Julian Alaphilippe, rispettivamente quarto e quinto. Romain Bardet chiude settimo, meglio di Thibaut Pinot, altro transalpino particolarmente atteso in questo gustoso antipasto della Grand Boucle. Migliore degli italiani Diego Rosa dell'Astana, nono a trentasette secondi, meglio del suo compagno di squadra Fabio Aru, che finisce più indietro a oltre un minuto di ritardo, sugli stessi tempi di Kreuziger, Rolland e Rodriguez. Domani prima tappa in linea, da Cluses a Saint-Vulbas.
Il cronoprologo che apre la sessantottesima edizione del Giro del Delfinato è anche una cronoscalata verso Les Gets, località situata in Bassa Savoia. Sono poco meno di quattro i chilometri di ascesa, con pendenze oltre il 15% a metà salita, per uno sforzo secco, improvviso, che non concede pause nè esitazioni. Il britannico Chris Froome del Team Sky è tra i primi ad affrontare il percorso, e la sua prestazione si rivela subito notevole, con il primo tempo fatto segnare in 11'49". Dietro il keniano bianco si piazzano presto il giovane Julian Alaphilippe della Etixx-Quickstep e il connazionale Romain Bardet, mentre Thibaut Pinot delude le aspettative finendo a trentanove secondi dall'ultima maglia gialla di Parigi. Per l'Italia ottima prestazione di Diego Rosa, vincitore della scorsa Milano-Torino e gregario di Aru, che si stabilizza nella top five con il crono di 12'13". Su tempi simili anche Mikel Landa (12'20"), il basco costretto al ritiro due settimane fa al Giro d'Italia, e Valerio Conti, che conferma di essere un giovane interessante chiudendo la sua prova in in 12'28". Discreta la cronoscalata anche di Enrico Gasparotto, Damiano Caruso e Dario Cataldo, tutti giunti in cima a Les Gets prima della partenza degli uomini più attesi, tra cui spicca ovviamente Alberto Contador, principale rivale di Froome in assenza del colombiano Nairo Quintana. I vari Hesjedal, Rolland, Rodriguez e Kreuziger non impensieriscono il kenyano del Team Sky, apparantemente tranquillo in testa alla classifica parziale.
Ben diversa invece l'azione di Contador, che dà immediatamente l'impressione di salire con grande agilità ed efficacia, andando a riprendere nel giro di due chilometri il francese Vichot, partito un minuto prima di lui. Intanto Fabio Aru fatica e chiude a quasi un minuto di distacco da Froome, mentre si scaldano per la partenza Richie Porte e Daniel Martin. Le sensazioni sulla buona pedalata di Contador risultano corrette, perchè lo spagnolo fa segnare il miglior tempo in 11'36", rifilando tredici secondi a Froome, ma le emozioni non sono finite, perchè prima Daniel Martin rischia di scalzare il capitano del Team Sky dal podio di giornata, poi è l'australiano Porte ad avvicinarsi al tempo di Contador, giungendo in cima con sei secondi di ritardo. L'ultimo corridore a prendere il via è un altro compagno di Froome, il vincitore della Liegi-Bastogne-Liegi 2016 Wout Poels: l'olandese, di certo non uno scalatore puro, coglie un interessante sesto posto davanti a Bardet, mentre Yates ed Herrada chiudono la top ten del cronoprologo. Contador si veste dunque di giallo e si prende il primo round del Delfinato contro Froome, in attesa delle tappe di alta montagna. Domani frazione mossa solo nella prima parte, in una giornata che potrebbe riservare una volata di gruppo (da Cluses a Saint-Vulbas, per 186 km complessivi).
Ordine d'arrivo e classifica generale. 1. Contador in 11'36". 2. Porte a 6". 3. Froome a 13". 4. Martin a 21". 5. Alaphilippe a 24". 6. Poels a 25". 7. Bardet a 29". 8. Yates a 31". 9. Rosa a 37". 10. Herrada a 39". 17. Pinot a 52". 36. Aru a 1'08".