Prenderà il via domenica 5 giugno l'edizione 2016 del Giro del Delfinato, breve corsa a tappe che si disputa in Francia nella Bassa Savoia, e che fa da antipasto al Tour de France che partirà agli inizi di luglio. Tra i grandi favoriti per la prossima Grand Boucle, al Delfinato di quest'anno manca Nairo Quintana, il colombiano della Movistar salito la scorsa stagione sul secondo gradino del podio di Parigi. Ci saranno invece il britannico Chris Froome del Team Sky e Alberto Contador della Tinkoff, al primo vero duello di un'estate infuocata. Per l'Italia occhi puntati su Fabio Aru, che in casa Astana raccoglie un ideale testimone da Vincenzo Nibali, fresco vincitore del Giro d'Italia. Per il giovane corridore sardo si tratta di un primo test sulle strade di Francia, in mezzo ad altri protagonisti annunciati come i transalpini Thibaut Pinot e Romain Bardet, l'australiano Richie Porte e il catalano Joaquim Rodriguez.
Il percorso di questa edizione del Delfinato prevede otto tappe per complessivi 1.147,4 km. Tante le frazioni di media montagna, con l'arrivo di Meribel sabato 11 giugno a costituire il traguardo in quota più atteso dagli uomini di classifica. Alberto Contador e Chris Froome hanno preparato le loro rispettive stagioni proprio in vista dell'appuntamento del Tour, e proveranno a testarsi a vicenda in quella che è ormai una tradizionale kermesse in ottica maglia gialla. Tra gli outsider, da tenere d'occhio il duo del Team Etixx-Quickstep formato da Daniel Martin e Julian Alaphilippe, oltre al giovane sudafricano Meintjes della Lampre-Merida. La corsa prenderà il via questa domenica con un cronoprologo che è in realtà una cronoscalata, sulle rampe che portano a Les Gets, poco meno di quattro chilometri di salita per un pendenza media del 9.7% (gpm di prima categoria).
Da lunedì si comincia con le tappe in linea e con una frazione apparentemente adatta ai velocisti: da Cluses a Saint-Vulbas, 186 chilometri caratterizzati dalla presenza sul percorso di quattro gran premi della montagna, tutti di quarta categoria, l'ultimo dei quali è posto a 52 km dal traguardo.
Prima tappa con arrivo in quota sarà invece quella di martedì 7 giugno, la Crêches-sur-Saône / Chalmazel - Jeansagnière, di 168 km. Dopo due gran premi della montagna di terza e seconda categoria, la corsa dovrebbe infatti accendersi nel finale, prima con la Côte de Saint-Georges-en-Couzan, 7.5 km al 5.6%, poi con l'ascesa conclusiva verso Chalmazel - Jeansagnière, un terza categoria pedalabile lungo 6.8 km con pendenze media intorno al 3.7%.
Frazione adatta alle fughe quella del giorno successivo, la Boën-sur-Lignon / Tournon-sur-Rhône di 187.5 km, con tre salite sul percorso, di cui l'ultima, un seconda categoria (la Côte de Sécheras, 2.9 km all'8.2% di media) come trampolino di lancio per la picchiata verso il traguardo.
Giornata tranquilla invece quella di giovedì 9 giugno, quando dovrebbero essere ancora gli sprinter a tornare in azione: la Tain-l'Hermitage / Belley di 176 chilometri complessivi non presenta infatti difficoltà altimetriche di rilievo, con due soli gran premi della montagna di quarta categoria disseminati lungo il percorso.
Si tornerà invece a far sul serio con la quinta tappa, da La Ravoire a Vaujany, con ben sette salite da affrontare, tra cui un gpm di prima categoria, il Col du Barrioz, 7.8 km al 6.5% di pendenza media, e l'ascesa finale verso Vaujany, 6.4 k.m al 6.5%. Frazione breve, di 140 chilometri, ma con pochissima pianura.
La tappa regina di questa edizione del Giro del Delfinato è senza dubbio la sesta e penultima frazione, la La Rochette / Méribel di 141 km. Un gran premio della montagna di seconda categoria, tre di prima e il terribile Hors Categorie della Madeleine, 19.2 km all'8% di pendenza media. Prima della salita finale verso Meribel (12.3 km al 6.6%), ecco il Montée des Frasses, 8 km al 6.5%.
Chiusura in un'altra giornata in altura, 151 km tra i saliscendi della settima tappa, la Le Pont-de-Claix / Superdévoluy, con altri sei gran premi della montagna sul percorso. Finale particolarmente duro, con il Col de Moissière (8.3 km all'8.2% di media) e il Col du Noyer (7.5 km all'8.4%) ad anticipare il traguardo in quota di Superdevoluy, un gpm di terza categoria di 3.8 km al 5.9%.