E' Vincenzo Nibali il vincitore della novantanovesima edizione del Giro d'Italia. Il corridore messinese del Team Astana completa il capolovaro iniziato ieri prima sul Colle d'Agnello e poi verso Risoul, staccando anche oggi - nella ventesima tappa della corsa rosa - il leader della generale Esteban Chaves sul Colle della Lombarda, per poi involarsi sul traguardo di Sant'Anna di Vinadio, precedendo Alejandro Valverde e Rigoberto Uran. Nulla da fare dunque per il piccolo scalatore colombiano della Orica Greenedge, che cede nel finale accusando 1'36" dal campione italiano, nuova maglia rosa. Completerà domani il podio di Torino il murciano Valverde, terzo della generale davanti all'olandese Steven Kruijswijk, autore comunque di una prova d'orgoglio nonostante le ammaccature subite a causa della caduta di ieri. La ventesima frazione va intanto all'estone del Team Katusha Rein Taaramae, che riesce a spuntarla sui sui compagni d'avventura, il colombiano Atapuma e lo statunitense Dombrowski. Domani passerella finale a Torino per velocisti, in una giornata di celebrazioni per Nibali, fino a ieri impronostacabile vincitore di questa edizione del Giro.

La penultima tappa della corsa rosa 2016 riporta il gruppo dalla Francia all'Italia, con l'arrivo posto in quota a Sant'Anna di Vinadio, al termine di un saliscendi di 134 km complessivi con quattro gran premi della montagna (tre di prima categoria, il Col de Vars, il Col de La Bonette e il Colle della Lombarda, oltre alla breve ma dura ascesa finale, di terza). L'avvio è come di consueto scoppiettante: in tanti provano ad andare in fuga, tra cui la maglia azzurra Damiano Cunego, ma riescono ad avvantaggiarsi solo una decina di corridori, tra cui Dombrowski, Brambilla, Visconti, Nieve, Atapuma, Kangert e Foliforov. Il gruppo dei migliori concede spazio agli attaccanti di giornata che guadagnano ben presto oltre dieci minuti, e sul Col de La Bonette è il navarro Mikel Nieve del Team Sky a passare per primo in vetta, aggiudicandosi così i punti per strappare a Cunego la maglia di miglior scalatore. Il Team Orica Greenedge della maglia rosa Chaves sale di conserva, mentre il polacco Rafal Majka prova senza successo ad aumentare il ritmo mettendo alla frusta i suoi compagni di squadra. I big però attendono le ultime fasi della corsa per muoversi, favorendo così il buon esito della fuga, che vede Nieve rimbalzare sul Colle della Lombarda, ripreso dal trio formato da Atapuma, Dombrowski e Visconti. Improvvisamente torna sotto anche l'estone Rein Taaramae, che sfrutta un momento di indecisione dei compagni d'avventura per scattare e lasciare tutti sul posto. 

Da dietro l'Astana fa tirare prima Fuglsang e poi Scarponi, con il chiaro intento di rendere dura la corsa negli ultimi venti chilometri. Operazione che riesce, perchè a cinque km dalla vetta della penultima salita Vincenzo Nibali accelera, portandosi dietro i soli Chaves e Valverde, mentre vanno subito in difficoltà i vari Majka, Jungels, Uran e Kruijswijk, ancora malconcio dopo la caduta di ieri. La maglia rosa sembra resistere al forcing del corridore messinese, ma paga lo sforzo verso la cima della Lombarda, piantandosi e consentendo persino al connazionale Uran di rientrare. Intanto l'Astana ferma Kangert che, raggiunto da Nibali, gli fa da punto d'appoggio per un paio di chilometri, mentre Valverde capisce che è il caso di mollare la compagnia di Esteban Chaves, mettendosi all'inseguimento del corridore italiano. Si profila così un esaltante testa a testa, con lo Squalo dello Stretto che guadagna quasi un minuto in salita e mantiene il vantaggio in discesa prima delle ultime rampe verso Sant'Anna di Vinadio. Chaves viene raggiunto anche da Jungels, Majka e Kruijswijk, prova a reagire ma il suo destino è segnato. Mentre Taaramae conquista la tappa, Nibali infatti aumenta ancora nei confronti del gruppetto maglia rosa, giunto al traguardo con 1'36" dal nuovo leader della generale. Alejandro Valverde recupera invece terreno e butta giù dal podio Steven Kruijswijk, l'olandese che poco più di ventiquattro ore fa sembrava avere il Giro in mano. La maglia rosa finisce dunque sulle spalle di Vincenzo Nibali, che in due giorni riscatta tre settimane molto travagliate, e si aggiudica così la quarta corsa a tappe della sua carriera (secondo Giro oltre a Tour e Vuelta). 

Ordine d'arrivo: 1. Taaramae in 4h 22' 43". 2. Atapuma a 52". 3. Dombrowski a 1'17". 4. Nieve a 4'12". 5. Foliforov a 4'36". 6. Nibali a 6'44". 7. Valverde a 6'57". 8. Uran s.t. 9. Visconti a 7'47". 10. Majka a 8'06". 11. Jungels s.t. 13. Kruiswijk a 8'13". 14. Chaves a 8'20". 10. Siutsou a 10'29". 21. Amador a 11'15".

Classifica generale 1. Nibali in 88 h 44' 31" 2. Chaves a 52". 3. Valverde a 1'17". 4. Kruijswijk a 1'50". 5. Majka a 4'37". 6. Jungels a 8'31". 7. Uran a 11'47". 8. Amador a 13'21". 9. Atapuma a 14'09". 10. Siutsou a 16'20".