L'assolo di Valverde, la resa di Nibali, la forza di Kruijswijk. Ad Andalo, lo spagnolo mette la sua firma in rosa, mentre il capitano della Lotto-Jumbo conferma la sua supremazia sui diretti avversari. Arranca Nibali. Mancano le gambe, più del coraggio. Per tutti, una giornata di parziale riposo, oggi il percorso concede una tregua prima del ballo finale.
Si parte da Molveno, i chilometri da percorrere sono 196. Si può suddividere in due tronconi la tappa. Fino al km 120, con approdo a Brescia, un percorso nervoso, su e giù, senza difficoltà particolari. Un solo Gpm, di quarta categoria, poco dopo il rifornimento di Barghe.
Passo Sant'Eusebio, 7.3 km. La salita è pedalabile, la pendenza media è infatti del 3.5%. Nei momenti di maggior difficoltà la strada raggiunge l'8%, ma si tratta di strappi che non possono creare selezione, anche perché allo scollinamento mancano circa 100 km all'arrivo.
Terminata l'ascesa, discesa verso Brescia e poi un "trasferimento" a Cassano d'Adda senza ulteriori scosse. Quasi 80 km di pianura, terreno perfetto per ricucire su un'eventuale fuga. Una curva, ai 600 metri, porta il gruppo sul rettilineo conclusivo, non ci sono punti di particolare pericolo nel finale.
Fuga o volata? Questo il quesito al via della prova odierna. Può il plotone - messo in scacco dalle fatiche di oltre due settimane - gestire l'azione di un manipolo di attaccanti? Sulla carta, sono Trek e Lampre ad avere le opzioni migliori in caso di sprint. Modolo e Nizzolo possono - dopo la dipartita di alcuni calibri da novanta - tentare la sorte nella volata odierna.
Il percorso
Il finale