L'olandese Steven Kruijswijk conferma di essere in un momento di forma strepitoso e, nel primo giorno in maglia rosa, allunga su tutti i suoi avversari in classifica generale, disputando una splendida cronoscalata dell'Alpe di Siusi, valevole per la quattordicesima tappa del Giro d'Italia edizione 2016. Impietoso il confronto con Vincenzo Nibali: il corridore messinese dell'Astana non riesce mai a trovare il colpo di pedale giusto in una giornata che doveva essergli favorevole, rimane anche vittima di un salto di catena a due chilometri dal traguardo e perde addirittura 2'10" dall'olandese della Lotto-Jumbo, finendo per scivolare in classifica generale al terzo posto, staccato adesso di 2'51" proprio da Kruijswijk. Regge invece il colombiano Esteban Chaves (ritardo di 40" dall'olandese), mentre fa ancora meglio Alejandro Valverde, che chiude terzo a 23". Ma la gioia per la vittoria di tappa è tutta del russo del Team Gazprom-Rusvelo Alexander Foliforov, partito ben prima dei big e in grado di far segnare per questione di centesimi lo stesso tempo della maglia rosa. Domani il Giro si ferma per il terzo giorno di riposo di quest'edizione, in attesa di ripartire martedì per l'ultima, decisiva settimana, che si aprirà con l'arrivo in quota di Andalo.

La quattordicesima frazione della corsa rosa 2016 è una cronoscalata che da Castelrotto porta in cima all'Alpe di Siusi, per 10.8 km complessivi, di cui i primi quattro sono i più facili, mentre gli ultimi presentano pendenze non inferiori al 7-8%. Prima della partenza dei big della generale, sono due russi a far segnare i tempi più bassi sulle rampe di una salita difficile ma non impossibile: si tratta di Alexander Foliforov (28'39") del Team Gazprom, e del suo compagno di squadra Sergey Firsanov (29'09"). Sono poi Michele Scarponi e l'americano Dombrowski ad avvicinarsi ai crono dei migliori, ma nessuno riesce a far meglio, anche perchè sul percorso si alza una fastidioso vento contrario sull'ultima parte dell'ascesa. La maglia bianca Bob Jungels dimostra di essere un corridore di prospettiva, salendo con rapporto agile e buona frequenza di pedalata, esattamente l'opposto di Rigoberto Uran, che chiuderà lontanissimo dal vincitore. Un altro russo, Ilnur Zakarin del Team Katusha, parte forte ma cede gradualmente sul tratto più duro della cronoscalata, piazzandosi comunque nella top ten di giornata, come il polacco Rafal Majka, in leggero miglioramento rispetto alla tappa di ieri. Sprofonda invece il costaricense Andrey Amador, maglia rosa per un giorno dopo l'arrivo di Cividale del Friuli.

Il suo compagno di squadra Alejandro Valverde reagisce bene alla debacle subita ieri sul Passo Valparola e si piazza terzo, a 23" da Foliforov. Quando partono i pimi tre della generale, sono in tanti a pensare che Vincenzo Nibali possa recuperare terreno su Steven Kruijswijk, ma il messinese dimostra immediatamente di essere in difficoltà, con una pedalata mai sciolta e di bassa frequenza, mentre la maglia rosa parte fortissimo, in grande agilità, prima di perdere qualcosa sul tratto finale, secondi preziosi che gli costeranno la vittoria di tappa. Esteban Chaves confema di essere tra i migliori in salita e si difende in una specialità e su pendenze che non sono le sue. Nibali invece sembra sempre più in difficoltà, subisce un salto di catena dopo aver cambiato rapporto troppo bruscamente, e si lascia andare a un comprensibile nervosismo, chiudendo in 30'49", a ben due minuti e dieci secondi dall'olandese. Giro d'Italia che si fa dunque ora estremamente complicato per lo Squalo dello Stretto, attardato nella generale e lontano dalla miglior condizione.

Ordine d'arrivo. 1. Foliforov in 29.39. 2. Kruijswijk s.t. 3. Valverde a 23". 4. Firsanov a 30". 5. Scarponi a 36". 6. Chaves a 40". 7. Zakarin a 46". 8. Dombrowski a 52". 9. Jungels a 1'04". 10. Majka a 1'09". 25. Nibali a 2'10". 27. Amador a 2'12".

Classifica generale. 1. Kruijswijk in 60 h 41' 22". 2. Chaves a 2'12". 3. Nibali a 2'51". 4. Valverde a 3'29". 5. Majka a 4'38". 6. Zakarin a 4'40". 7. Amador a 5'27". 8. Jungels a 7'14". 9. Siutsou a 7'37". 10. Fuglsang a 7'55".