Il basco Mikel Nieve del Team Sky si aggiudica la tredicesima tappa del Giro d'Italia 2016, con arrivo a Cividale del Friuli, frazione caratterizzata dalla presenza sul percorso di quattro gran premi della montagna, due di prima e due di seconda categoria. Nieve, già vincitore nella corsa rosa del 2011, si sbarazza in salita dei suoi compagni d'avventura, giungendo al traguardo in solitaria davanti a Giovanni Visconti della Movistar. Terzo, e migliore del gruppo dei big, Vincenzo Nibali, che beffa in volata Alejandro Valverde e guadagna quattro secondi d'abbuono. Cambia padrone la maglia di leader della generale, non più sulle spalle del lussemburghese Bob Jungels, staccatosi sull'ultima salita, ma su quelle del costaricense Andrey Amador, compagno di squadra dello stesso Valverde. Primo assaggio dolomitico con retrogusto amaro quello odierno per gli appassionati di ciclismo, in una frazione caratterizzata ancora una volta dall'attendismo (solo un paio di scatti di Nibali e Chaves ravvivano per un attimo la corsa). Domani non sarà però più possibile nascondersi, con l'arrivo in quota di Corvara che seguirà ascese storiche come quelle del Pordoi, del Sella e del Valparola.
Sono 170 i chilometri complessivi della tredicesima tappa del Giro 2016, da Palmanova a Cividale del Friuli, con quattro gran premi della montagna disseminati sul percorso. In avvio ecco infatti le salite di Montemaggiore (prima categoria, 8.3 km al 9.3%) e di Crai (seconda categoria, 8.8 km al 6.4%). Nel finale sono posti invece i gpm di Cima Porzus (prima categoria, 8.8 km all'8.2%) e di Valle (seconda categoria, 6.8 km al 7.2%). L'inizio di frazione è scoppiettante, con tentativi di fuga da parte di quasi tutte le squadre presenti (non partono invece i velocisti Greipel ed Ewan). Dopo che l'austriaco Denifl del Team IAM-Cycling prova l'azione solitaria sui primi due gran premi della montagna, si forma invece un gruppo di fuggitivi numerosissimo (oltre trenta corridori), tra cui spicca Diego Ulissi della Lampre-Merida, scortato dai compagni di squadra Modolo, Koshevoy e Mohoric. Il toscano è a lungo maglia rosa virtuale, con lui ci sono altri italiani come Cunego, Visconti, De Marchi, Moser, Battaglin, Montaguti, Boaro e Malacarne. Nieve, Henao, Betancur, Dombrowski, Rojas, Clarke e Atapuma sono invece gli altri componenti di una fuga che si spezza sulla salita di Cima Porzus: il primo ad attaccare è Moreno Moser della Cannondale, ma presto sono Nieve, Dombrowski e Visconti a dimostrarsi i più forti in un finale in cui non c'è praticamente pianura.
Da dietro l'Astana di Vincenzo Nibali mette alla frustra i migliori della generale, senza però riuscire a staccare nessuno dei big, che rimangono comodamente a ruota, tra cui la maglia rosa Bob Jungels, ben presto solo senza compagni di squadra (l'Etixx-Quickstep ha tirato per tutta la prima parte della tappa). Intanto il basco Mikel Nieve si libera della compagnia di Visconti e dell'americano Dombrowski, che verranno poi ripresi in discesa da Montaguti. Sul gran premio della montagna di Valle, il siciliano della Movistar prova ad andare a prendere da solo lo scalatore del Team Sky, ma il suo distacco continua ad oscillare tra i quaranta secondi e il minuto. Il colombiano Esteban Chaves accende la corsa nel gruppo dei migliori, con l'unico effetto di far staccare la maglia rosa Jungels, che prosegue con passo agile e regolare. Due accelerazioni di Vincenzo Nibali sgranano ulteriormente il plotoncino dei big, in cui rimangono Valverde, Kruijswijk, Chaves, Pozzovivo, Fuglsang e Zakarin, mentre Andrey Amador fa l'elastico prima di recuperare in discesa. Il vantaggio di Nieve si fa intanto incolmabile per Visconti, che non guadagna neanche negli ultimi sette chilometri di pianura che conducono a Cividale del Friuli. Il basco vince dunque per distacco davanti al corridore siciliano, mentre da dietro è Nibali a bruciare Valverde nella volata per il terzo posto e a prendersi così i quattro secondi di abbuono (1'17" il distacco del suo gruppetto da Nieve). Jungels accusa invece 2'06" dal vincitore e perde la maglia rosa, che finisce sulle spalle di Amador, almeno fino a domani, quando il Giro farà tappa a Corvara, con Pordoi, Sella, Gardena, Campolongo, Giau e Valparola in rapida successione.
Ordine d'arrivo. 1. Nieve in 4h 31' 49". 2. Visconti s.t. 3. Nibali a 1'17". 4. Valverde s.t. 5. Majka s.t. 6. Denifl s.t. 7. Kruijwijk s.t. 8. Uran s.t. 9. Montaguti s.t. 10. Pozzovivo s.t. 13. Chaves s.t. 14. Zakarin s.t. 15. Amador s.t. 17. Jungels a 2'07".
Classifica generale. 1. Amador in 54h 05' 50". 2. Jungels a 26". 3. Nibali a 41". 4. Valverde a 43". 5. Kruijswijk s.t. 6. Majka a 1'37". 7. Zakarin a 2'01". 8. Chaves a 2'19". 9. Uran a 2'48". 10. Fuglsang a 3'15".