E' Diego Ulissi ad aggiudicarsi la quarta tappa - la prima in territorio italiano - del Giro edizione 2016. Il toscano della Lampre-Merida vince infatti sul traguardo di Praia a Mare, dopo una bella azione sullo strappo del Fortino, ascesa di un paio di chilometri con pendenze anche intorno al 18%, riuscendo poi a resistere al ritorno furioso del gruppo, anticipato da Tom Dumoulin e da Steven Kruijswijk. Proprio Dumoulin approfitta delle difficoltà in salita di Marcel Kittel per riprendersi la maglia rosa, mentre Alejandro Valverde, quarto, regola il plotoncino dei migliori, tra cui anche Vincenzo Nibali. Frazione molto animata quella corsa in terra calabrese, contraddistinta da fughe e contrattacchi, vinta nel finale da uno dei favoriti della vigilia, il toscano Ulissi, già in grado di aggiudicarsi in passato quattro tappe della corsa rosa. Domani possibile ritorno a una volata generale, con arrivo posto a Benevento dopo oltre 220 km di corsa.

La Catanzaro-Praia a Mare, 200 km di lunghezza, apre il Giro in Italia, su un percorso mosso, con due gran premi della montagna da scalare (il Bonifati e il San Pietro) e lo strappo del Fortino come trampolino di lancio verso l'arrivo. A comporre la prima fuga di giornata sono quattro uomini: Boem, Brandle, Mohoric e Rosskopf, che tuttavia non riescono ad accumulare un vantaggio superiore ai quattro minuti rispetto al gruppo della maglia rosa Kittel, tirato dal team Etixx-Quickstep. Sul Gpm di San Pietro, a cinquanta chilometri dalla fine, i battistrada vengono ripresi, mentre Kittel si stacca insieme ad altri velocisti come Viviani ed Ewan, riuscendo però a rientrare in discesa. Si avvantaggiano poi due corridori dell'AG2R, Bonnafond e Domont, raggiunti da altri contrattaccanti, tra cui Alessandro De Marchi, Valerio Conti, Tim Wellens e Stefano Pirazzi, che allungano di una quarantina di secondi sul gruppo della maglia rosa, tirato prima dagli uomini dell'Astana e poi da quelli della Movistar. Diego Ulissi parte a 25 km dal traguardo e si riporta sui fuggitivi, con il compagno di squadra Valerio Conti a fare un ritmo indiavolato per giungere con un buon margine sullo strappo del Fortino, posto a dieci chilometri da Praia a Mare. Da dietro però i big non ci stanno a lasciare troppo spazio ai battistrada, anche per attaccare la salita (strada stretta) nelle prime posizioni. 

Sul Fortino ecco la tanto attesa azione di Ulissi, che dapprima non riesce a staccare i suoi compagni d'avventura, poi sulle rampe più ripide dell'ascesa si toglie di ruota uno a uno gli avversari potenzialmente più pericolosi, che verranno gradualmente ripresi dal plotone dei big, di cui non fa più parte Kittel, che alza definitivamente bandiera bianca in una tappa non adatta alle sue caratteristiche. Moreno Moser prova a riportarsi tra i primi con una progressione eccezionale, ma rimbalza sulle pendenze del Fortino, ed è poi Domenico Pozzovivo a scremare il gruppo dei migliori, in testa al quale si fanno vedere anche Nibali e Valverde. Ulissi affronta così in solitaria gli ultimi dieci chilometri di corsa, tra discesa e pianura: il livornese sembra poter essere raggiunto per il lavoro del Team Bardiani, che vuole uno sprint per Sonny Colbrelli, ma resiste anche all'ultimo scatto del duo olandese Dumoulin-Kruijswick, andando a vincere con soli cinque secondi di vantaggio sui primi inseguitori. Alejandro Valverde vince la volata per il quarto posto, davanti a Brambilla e Nibali, ma è Tom Dumoulin a far festa per essersi ripreso la maglia rosa dopo un solo giorno alle spalle di Kittel in classifica generale. Il corridore del Team Giant-Alpecin potrebbe mantenere il simbolo del primato anche dopo la frazione di domani, con arrivo a Benevento e senza difficoltà altimetriche di rilievo. 

Ordine d'arrivo. 1. Ulissi in 4h 46' 51". 2. Dumoulin a 5". 3. Kruijswijk s.t. 4. Valverde a 6". 5. Brambilla s.t. 6. Nibali s.t. 7. Zakarin s.t. 8. Busato s.t. 9. Chaves s.t. 10. Roche s.t.

Classifica generale. 1. Dumoulin in 14 h 00' 29". 2. Jungels a 20". 3. Ulissi s.t. 4. Kruijswijk a 24". 5. Preidler s.t. 6. Nibali a 26". 7. Valverde a 31". 8. Fuglsang a 35". 9. Roche a 37". 10. Chaves s.t.