E' il britannico Christopher Froome del Team Sky ad aggiudicarsi la tappa più dura, da Conthey a Villars sur Ollon (172.7 km di lunghezza) dell'edizione numero settanta del Giro di Romandia, con un'azione solitaria sull'ultima salita, dopo aver staccato il compagno d'avventura Van Garderen. Non cambia molto invece in classifica generale, con il colombiano Nairo Quintana ancora in maglia gialla, in controllo nei confronti dei suoi rivali, apparsi spenti in una giornata caratterizzata dal maltempo. I vari Pinot, Zakarin e Rui Costa non riescono infatti ad impensierire il leader del Romandia, che domani dovrebbe coronare la sua corsa sul traguardo di Ginevra.
La quarta tappa della breve corsa a tappe svizzera presenta ben cinque gran premi della montagna, di cui l'ultimo, di prima categoria (Barboleausaz, 8.9% di pendenza media per una dozzina di km) da scalare per due volte. La frazione si anima sin dall'avvio con la fuga di tre uomini: Kochetkov, Armèe e Jungels riescono infatti ad avvantaggiarsi sul resto del plotone, non riuscendo però ad acquisire mai un margine di sicurezza per il ritorno dei big. Sulla penultima ascesa di giornata, il lussemburghese Bob Jungels stacca i compagni d'avventura e rimane da solo, ma il suo tentativo non va a buon fine, perchè da dietro si muove il capitano del Team Sky Chris Froome, fuori classifica, seguito dall'americano Teejay Van Garderen del Team BMC. Il gruppo è tirato intanto prima dalla Tinkoff per Majka, poi dalla Movistar del leader della corsa Nairo Quintana, che sembra pedalare bene nonostante le basse temperature. Il vantaggio del duo Froome-Van Garderen non supera però mai il minuto, anche perchè nel gruppo dei corridori in lotta per la generale si sgomita per tenere le prime posizioni, in particolar modo all'attacco della seconda ascesa sulle rampe di Barboleausaz, salita dura sino ai 4.5 chilometri dal traguardo, mentre nel finale la strada spiana e un tratto di contropendenza conduce verso l'arrivo, con gli ultimi 250 metri ancora impegnativi.
E' il francese Romain Bardet il primo ad accendere la miccia nel gruppetto di Quintana, che può godere del supporto del compagno di squadra Ion Izaguirre, in gran forma e già vincitore nel cronoprologo. Allo scatto di Bardet ne segue uno meno convinto di Thibaut Pinot, che va in progressione senza mettere in difficoltà i rivali, che anzi tengono agevolmente il suo passo. Presenti anche Rui Costa, Mollema, Zakarin e Uran, tutti a fare l'elastico rispetto a ogni accelerazione degli avversari. Il giovane russo Ilnur Zakarin non ha la gamba dei giorni migliori, e il suo tentativo su un tratto non durissimo non sortisce effetti. Ci prova con maggiore costrutto il colombiano Rigoberto Uran, ma Izaguirre non lascia spazio a nessuno, coprendo ogni buco al suo capitano. Davanti Van Garderen non regge il ritmo di Froome, che si invola così verso il traguardo, pur perdendo buona parte del suo vantaggio nel finale. Terminata la salita vera e propria, gli ultimi scatti fanno solo il solletico a Quintana e al fido Izaguirre, che peraltro giungono all'arrivo con un ritardo irrisorio rispetto al vincitore Froome. Sono infatti quattro i secondi che separano il kenyano bianco dal secondo classificato di giornata, proprio Izaguirre, che regola in uno sprint ristretto Pinot e Zakarin. Quintana chiude quinto, mantenendo diciannove secondi di vantaggio sul francese, con la possibilità di aggiudicarsi domani la seconda breve corsa a tappa di questa stagione, dopo il Giro di Catalogna vinto a casa degli spagnoli.
Ordine d'arrivo. 1. Froome in 4h 44' 24". 2. Izaguirre a 4". 3. Pinot s.t. 4. Zakarin s.t. 5. Quintana s.t. 6. Mollema s.t. 7. Rui Costa s.t. 8. Uran s.t. 9. Van Garderen a 9". 10. Spilak s.t.
Classifica generale. 1. Quintana in 12h 07' 03". 2. Pinot a 19". 3. Izaguirre a 23". 4. Zakarin a 26". 5. Dumoulin a 57". 6. Rui Costa a 1'12". 7. Spilak a 1'16". 8. Frank a 1'16". 9. Mollema a 1'24". 10. Van Garderen a 1'27".