La perentoria volata di Marcel Kittel introduce al primo bivio del Giro di Romandia. La seconda uscita - da Moudon a Morgins, 173.9 km - prevede infatti un arrivo a 1335 metri, al termine di un'ascesa di oltre 7 km, con una pendenza media superiore al 7% e punte del 9%. Salita vera, adatta quindi a scalatori puri, terreno adatto a Quintana e Froome.

I due principali protagonisti della corsa a tappe svizzera devono piazzare la prima stoccata, dopo un cronoprologo in difesa date le avverse condizioni meteo. La condizione di Quintana appare buona, sempre davanti nella tappa in archivio, tra i primi nel tratto all'insù della breve sortita inaugurale. Difficile invece scovare le sensazioni dell'uomo in nero. Attento a non prendere rischi a crono, supportato dalla squadra verso Moudon. Ora Froome deve uscire allo scoperto.

La fatica odierna presenta, fin da subito, un disegno nervoso. Si sale verso Thierrens, prima di gettarsi, con strada favorevole, a Fétigny. Qui un sussegguirsi di strappi e pendenze "dolci" conduce al primo Gpm di giornata, di seconda categoria. Il gruppo deve raggiungere i 1020 metri di Sorens. Il Gpm è posto al km 80, non può quindi creare grossa selezione. Dopo Chatel St.Denis, giù verso Montreux.

Un intermezzo senza particolari sussulti accompagna alla doppia erta finale. Si inizia con la scalata che conduce a Les Champs. 7.1 km, nei settori di maggior difficoltà si tocca il 10% di pendenza. In vetta, discesa e rimbalzo verso Morgins. Come detto, un impegno probante, un Gpm di 1° categoria che può far saltare il banco.

Attenzione alle possibili sorprese di giornata: da Pinot al duo BMC, Porte - Van Garderen, senza dimenticare Majka, Uran e il nostro Rosa.

Il percorso:

Il video di tappa: