Il cronoprologo di La Chaux de Fonds incorona Ion Izagirre, ciclista spagnolo in forza alla Movistar. Izagirre è perfetto nel domare le difficoltà del tracciato, nell'affrontare con coraggio la serie di curve che conduce al traguardo. Una manciata di metri il suo vantaggio sull'olandese Tom Dumoulin e sulla coppia in nero Kwiatkowski - Thomas. 5'33, questo il tempo del vincitore, con il colosso della Giant che paga sei secondi. 

La corsa conferma le previsioni della vigilia. Non una prova contro il tempo lineare, una trappola, per molti, senza soluzione. Errori e cadute in un pomeriggio di spettacolo in cui la natura reclama parte importante. Diverse ruote nobili - da Quintana a Froome - devono fronteggiare l'avvento di pioggia e neve, variabili che rendono l'asfalto infido e comportano conseguenze importanti. Albasini rischia e vola a terra, Froome sceglie un atteggiamento guardingo, ma paga al traguardo in termini di secondi. 5'59, poco meglio di Majka.  In casa BMC, si difende Van Garderen - comunque incerto - crolla Porte (100°). Il miglior italiano è Moreno Moser, sesto. Ottimo debutto per Pinot - solo 12 i secondi di ritardo dalla vetta - e Quintana. Il colombiano, non certo avvezzo a cronometro e maltempo, costruisce una prova di qualità e chiude in 5'49. 

Intermedio e ordine d'arrivo:

Il percorso: